sabato, 16 Novembre, 2024
Ambiente

Marevivo: manca l’educazione all’ambiente e al mare nelle Nuove Linee Guida del Miur

L’Italia è uno dei tanti paesi che hanno aderito all’Accordo di Parigi stipulato nel 2015, a seguito della COP21, l’allora ventunesima conferenza delle parti della convenzione delle Nazioni Unite sul clima. Gli obiettivi dichiarati si iscrivono all’interno di una cornice più ampia, ossia quella dell’Agenda 2030, con cui l’UE si impegna a raggiungere dei risultati significativi anche nell’ottica dell’urgenza climatico-ambientale evidenziata dalla comunità scientifica.

Obiettivo 13

Entrando nel dettaglio, a garantire l’impegno delle nazioni aderenti ci pensa l’obiettivo 13 dell’Agenda, che, come indicato anche dal sito ufficiale del Parlamento italiano, “mira all’adozione di misure urgenti e di impatto sostanziale per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.[…] I singoli target dell’Obiettivo sono volti a sviluppare e integrare nelle politiche, nelle strategie e nei piani nazionali le misure di contrasto ai cambiamenti climatici, al fine di rafforzare la resilienza dei territori rispetto ai rischi legati al clima e ai disastri naturali, aumentare la conoscenza sui fenomeni, sensibilizzare i cittadini e le istituzioni”.

Trasformazione culturale

Dunque, la lotta contro l’attuale crisi climatica non si porta avanti soltanto attraverso i provvedimenti diretti nei settori più coinvolti come trasporti, industrie e ricerca, ma anche attraverso una trasformazione culturale, che induca le persone a introiettare la causa, a farla propria. E non si tratta solo di sensibilizzare le istituzioni, ma anche e soprattutto i più giovani, ossia coloro che più da vicino vivranno una delle fasi più delicate della nostra modernità.

La scuola rappresenta il luogo ideale in cui poter crescere e sperimentare criticamente nuovi approcci, e questo già era stato recepito nel periodo pre-pandemico da varie realtà locali, come ad esempio l’Istituto Superiore “Epifanio Ferdinando” di Mesagne o la rete scolastica della Valchiavenna, che attraverso documenti programmatici ormai datati avevano cercato di costruire una nuova organizzazione istruttiva, volta a portare al centro le metodologie e le riflessioni riguardanti l’allora recentissimo Accordo di Parigi.

La denuncia

Tuttavia, lo sforzo effettuato localmente parrebbe non avere un totale riscontro a livello nazionale. Infatti, come denuncia l’associazione Marevivo, nelle nuove Linee Guida del Miur, approvate dal Ministro Valditara e in programma a partire dal prossimo anno scolastico, sarebbero assenti programmi a favore della sensibilizzazione sul ruolo dell’ambiente e del mare. Sempre secondo la Onlus, una vera transizione ecologica, fulcro indiscutibile per garantire un’economia green e sostenibile, non può essere attuata senza un piano d’istruzione che dia ai più giovani gli strumenti necessari a trasformare radicalmente l’attuale realtà politico-industriale.

Inoltre, leggendo le Linee Guida di riferimento, sarebbero addirittura assenti i riferimenti alla Legge Salvamare del 2022, il cui articolo 9 prevede la necessità di introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado attività volte a rendere gli alunni consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente, in particolare del mare e delle acque interne. Insomma, si stanno trascurando proprio le principali vittime del nostro operato, ossia l’ambiente e il mare, che addirittura secondo l’Unesco dovrebbero prevedere un programma di literacy studiato appositamente.

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