“Water and Climate Change” è il tema della Giornata Mondiale dell’acqua 2020, che si tiene ogni anno il 22 marzo. L’iniziativa, nata nel 1992 dall’iniziativa dell’ONU per promuovere la sensibilizzazione sull’importanza dell’acqua, pone l’accento sui problemi di approvvigionamento e sugli sprechi proprio alla luce dei cambiamenti climatici. Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, da oltre 90 anni è impegnato nell’offrire soluzioni innovative per la gestione della risorsa idrica, e da tempo ha fatto della gestione sostenibile dell’acqua attraverso soluzioni tecnologiche e di economia circolare la propria bandiera.
L’obiettivo di Gruppo CAP, definito nel suo Piano di Sostenibilità presentato nel 2019, è quello di ridurre gli sprechi di acqua potabile, stimati in 20 milioni di metri cubi, e allo stesso tempo di incentivare l’utilizzo di acqua depurata per usi non domestici (irrigazione, pulizie) passando dai 750 mila metri cubi attuali fino ad arrivare a 6 milioni di metri cubi al 2033.
“L’utilizzo di acqua depurata per usi non domestici è uno dei temi del prossimo futuro per il settore idrico – spiega Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP – Siamo il primo Paese in Europa per consumo di acqua pro capite con 241 litri al giorno a fronte dei 180-190 litri utilizzati quotidianamente da un cittadino del Nord Europa. Dobbiamo, come abbiamo anticipato nel nostro piano di sostenibilità, consumare meno e consumare meglio. L’acqua depurata si presta a mille utilizzi quotidiani: dall’irrigazione dei campi e dei nostri giardini alla pulizia delle strade”.
Il riuso di acque depurate in agricoltura offre una soluzione strutturale a un settore, quello agricolo, che impiega una grande quantità d’acqua (più del 50% dell’acqua disponibile in Italia, secondo i dati forniti da Utilitalia). I dati a disposizione testimoniano una scarsa propensione all’utilizzo di acqua depurata, in favore dell’acqua potabile. Ogni anno in Europa – secondo dati dell’Unione Europea – vengono “trattati” nei depuratori più di 40 miliardi di metri cubi di acque reflue, ma ne vengono “riusati” soltanto 964 milioni di metri cubi. In Italia si trattano e si riusano ogni anno 233 milioni di metri cubi di acque reflue, ma solo l’8% viene riutilizzato. Ben poca cosa rispetto a un Paese come Israele che ne utilizza ben l’86%.
Gruppo CAP ha sviluppato alcune iniziative per il riutilizzo di acqua depurata. Per esempio, in collaborazione del Comune di Pieve Emanuele ha dato avvio alla distribuzione di acqua depurata dal suo impianto di Rozzano, per approvvigionare le aziende agricole per l’irrigazione dei campi, restituendo all’ambiente ogni anno 10 milioni di metri cubi di oro blu.
Altra iniziativa ha riguardato il Comune di Assago, dove dall’inizio del 2019 è stata avviata la sperimentazione per l’utilizzo di acqua depurata per la pulitura delle strade. Già estesa anche nel Comune di Basiglio, l’iniziativa ha permesso il risparmio di migliaia di metri cubi di acqua di rete, e può essere applicata anche al settore industriale, che utilizza il 21% della risorsa idrica (dati Utilitalia). In questa direzione viene in aiuto ai Comuni e alle aziende del milanese la tariffa dell’acqua, ovvero tariffe agevolate per l’uso dell’acqua di prima falda e il riuso di acqua depurata.
L’impegno di CAP nell’affrontare i cambiamenti climatici guarda anche al riutilizzo e a una più sostenibile e innovativa gestione delle acque meteoriche, secondo quanto disposto dal Regolamento Regionale 7/2017 sull’invarianza idraulica. L’azienda pubblica ha messo a disposizione delle amministrazioni comunali e degli enti territoriali le proprie competenze e le risorse per la redazione di documentazione e studi che andranno inseriti nel Piano di Governo del Territorio di ciascun comune.
Il futuro impone però soluzioni strutturali che offrano alle nostre smart city servizi ancora più innovativi. Le fogne bianche sono un esempio di queste soluzioni innovative: infrastrutture parallele alle fogne, capaci di convogliare tutte le acque meteoriche consentendone poi il loro utilizzo per i servizi igienici nelle case (acqua del water) o per servizi di pulizia e manutenzione delle caditoie stradali. Una grande opera che passa innanzitutto da adeguamenti legislativi e dal dispiego di grandi investimenti sul territorio che per la Città metropolitana di Milano sfiorano i due miliardi di euro. (Italpress)