La Commissione VII del Senato ha approvato mattina il disegno di legge governativo che riforma l’istruzione tecnico-professionale con l’introduzione del nuovo modello 4+2. Il ddl sarà calendarizzato in aula subito dopo la Legge di bilancio.
Valditara: riforma ambiziosa
Per il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, “si tratta di una riforma ambiziosa. Molto attesa dalle scuole e dal mondo produttivo e in cui questo governo crede fortemente. Avremo una filiera della formazione tecnica e professionale di serie A, grazie al potenziamento delle discipline di base e all’incremento di quelle laboratoriali e professionalizzanti; sarà più forte il raccordo fra scuola e impresa, si punterà molto anche sull’internazionalizzazione e sulla ricerca. Il nostro obiettivo – ha spiegato Valditara – è che i giovani abbiano la preparazione adeguata per trovare più rapidamente un impiego qualificato e che le imprese abbiano le professionalità necessarie per essere competitive. Valorizziamo lo straordinario capitale umano rappresentato dai nostri giovani, diamo al sistema Paese la possibilità di correre”.
Rete di istruzione professionale
“Valorizzare i talenti degli studenti al fine di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, migliorare l’orientamento, sviluppare competenze fondamentali per lo sviluppo dei territori e la competitività delle imprese, favorire il trasferimento tecnologico”. Sono queste le principali finalità dichiarate nel nuovo percorso formativo tecnico-professionale: la riforma dovrebbe entrare in vigore dal prossimo anno scolastico, prevede l’introduzione del modello cosiddetto “4+2”, con il raccordo tra i percorsi dell’istruzione tecnica e professionale, di durata quadriennale e il sistema degli Its Academy, dove gli alunni seguiranno l’ultimo biennio formativo. Gli Its oggi sono 143 e l’obiettivo del Ministero è di trasformarli in un’università terziaria, non accademica. Gli istituti tecnici e professionali, anche aderenti a una rete di scuole, che vorranno candidarsi a partecipare alla sperimentazione, dovranno presentare il progetto entro il 30 dicembre. L’attuale progetto mira a costruire reti sui territori fatte da istituti professionali, scuole regionali e Istituti tecnici superiori. Gli studenti che prenderanno il diploma di maturità in un istituto professionale avranno un accesso diretto all’accademia superiore, gli Its Academy, appunto.
Scuola e/o lavoro
Soddisfazione è stata espressa anche dalla sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti che ha parlato di “maggiore interazione” tra scuola e mondo del lavoro. Approvazione da Confcommercio: “l’impianto complessivo del disegno di legge, che condividiamo pienamente – ha sottolineatoAndrea Colzani della giunta nazionale – mira, infatti, a rafforzare il rapporto tra scuola e imprese consentendo ai giovani di entrare più preparati e con più facilità nel mondo del lavoro e alle imprese di trovare professionalità più qualificate e più adatte alle proprie esigenze a vantaggio, quindi, di una maggiore competitività aziendale.”
I presidi chiedono una proroga
Critiche, invece, per i “tempi stretti” vengono dall’Associazione presidi della Puglia che chiede una proroga delle adesioni alla rete da parte delle scuole, e quindi delle iscrizioni ai corsi. La presentazione delle candidature per gli istituti che intendono abbracciare la riforma è partita lunedì 11 dicembre e scadrà sabato 30 dicembre. La proroga, secondo l’associazione, è“necessaria per dare la dovuta informazione alle famiglie degli alunni che si vorranno iscrivere al primo anno del nuovo ciclo. Le operazioni di iscrizione per il prossimo anno devono essere possibili fino al 10 febbraio 2024”. La Flc-Cgil, invece, è nettamente contraria alle nuove regole: siamo alla quarta riforma tecnico-professionale in vent’anni (Moratti 2003, Gelmini 2011, Toccafondi 2017, le precedenti) e osserva che l’intervento legislativo “confonde l’istruzione con l’addestramento”.