mercoledì, 11 Dicembre, 2024
Cultura

Sito archeologico di Claterna, Lucia Borgonzoni: “Si può parlare di una Pompei del Nord”

Il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni, ha partecipato all’incontro di presentazione dei progetti finanziati dal Ministero della Cultura nell’Area archeologica di Claterna a Ozzano dell’Emilia in provincia di Bologna. Durante l’incontro sono stati illustrati i preziosi e significanti materiali rinvenuti durante gli scavi eseguiti (e ancora in corso) dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.

Importanti quantità di reperti

Il Sottosegretario Borgonzoni, a margine dell’incontro di presentazione, ha dichiarato: “Ci troviamo davanti all’area archeologica non stratificata più grande del Nord Italia. Per importanza e quantità di reperti finora riportati alla luce probabilmente si può parlare di una Pompei del Nord. Ed è un’area quella dell’antica città romana di Claterna – ha sottolineato il Sottosegretario – che è una continua scoperta. Dopo il foro, le strade, Domus con mosaici policromi, impianti termali, ma anche tremila monete in argento e in bronzo, circa cinquanta gemme colorate con incisioni dedicate a varie divinità e numerose strutture tra cui il teatro, dai più recenti scavi relativi proprio al teatro sono infatti affiorati ulteriori materiali preziosi a testimonianza dell’importante passato della città e del suo rapporto con Roma, ma anche e soprattutto dell’immenso potenziale che abbiamo motivo di ritenere ci sia ancora da scoprire”.

Un’area di 18 ettari

Come evidenziato durante la presentazione, le ricerche hanno finora riguardato soltanto un decimo del sito, un’area di ben 18 ettari. A tal proposito, Lucia Borgonzoni ha parlato di “massimo impegno da parte del Ministero per valorizzarlo come merita con risorse economiche e progetti che diano al sito nuova vita”. Nel ringraziare la Soprintendenza di Bologna per il lavoro svolto, la Borgonzoni ha aggiunto: “Oltre a proseguire con gli scavi con la Soprintendenza di Bologna abbiamo intenzione di mettere in campo una serie di attività che coinvolgeranno realtà e istituzioni del territorio, pensate per avvicinare alla conoscenza di questo luogo magico e ricco di storia innanzitutto i più giovani e fare da richiamo a quanti più visitatori in arrivo da tutto il mondo. Non ultima, sul tavolo, l’idea di restituire al teatro la sua originaria funzione di luogo di spettacolo”.

Ulteriori fondi

Nel ribadire che da parte del Ministero c’è grande attenzione per l’area, il Sottosegretario Borgonzoni ha affermato: “Dopo aver assegnato nel triennio 2022-2024 oltre 700 mila euro per Teatro e Domus dei mosaici, ulteriori fondi saranno destinati ad interventi di scavo archeologico, restauro, valorizzazione e riutilizzo del teatro romano”. All’incontro hanno preso parte anche la Soprintendente di Bologna, Francesca Tomba, il Direttore del Segretariato Regionale MiC per l’Emilia-Romagna, Corrado Azzollini e il Sindaco di Ozzano dell’Emilia, Luca Lelli.

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