mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Economia

Autonomia e Pnrr. Costantini (Cna): ascoltare le imprese. Monitorare la spesa pubblica 

“Ci stiamo mobilitando per un confronto serrato con il Governo centrale e sul territorio con regioni e comuni”. L’impegno della Confederazione nazionale degli artigiani è diretto su due fronti quello della Autonomia differenziata, “un tema importante sul quale la Cna fornirà il proprio contributo”, ma oggi, spiega la Confederazione l’emergenza “è la messa a terra delle risorse del Pnrr”. Con questo messaggio il ettrrewpresidente nazionale di Cna, Dario Costantini, ha chiuso la giornata formativa sull’autonomia differenziata alla quale hanno partecipato i dirigenti territoriali.

Impegno sul Pnrr

“La Confederazione deve impiegare tutte le energie per pretendere dalla politica risposte e impegni puntuali sul Pnrr. Ci stiamo mobilitando per un confronto serrato con il Governo centrale e sul territorio con regioni e comuni”, ha detto Costantini rilanciando le proposte della Cna per investire le risorse del Pnrr a partire dai piccoli impianti di energia da fonti rinnovabili.

Spesa pubblica da verificare Per la Cna ci deve essere un patto reciproco tra imprese e Stato in particolare nel monitorare l’efficienza e l’efficacia della spesa pubblica.
“Dobbiamo essere i guardiani della spesa pubblica, dallo Stato centrale fino ai comuni perché i soldi dei contribuenti devono essere spesi in modo efficiente. E perché”, osserva Costantini, “le nostre imprese più fortunate lavorano oltre sei mesi per versare il dividendo al socio Stato, altre soltanto a fine luglio iniziano a lavorare per la propria famiglia”.

Autonomia differenziata L’iniziativa si era aperta con l’intervento del segretario generale Cna, Otello Gregorini. “Il tema dell’autonomia differenziata”, ha esordito Gregorini, “è importante e delicato ma non immediato. In Parlamento abbiamo espresso la posizione del nostro mondo e il suo ruolo nell’economia e nella società nazionale. Siamo la forza che tiene insieme e traina il Paese. Non abbiamo interesse ad accogliere posizioni che possano accrescere le differenze all’interno del Paese. Tutt’altro. Prima di tutto dobbiamo assicurare che i livelli essenziali siano garantiti in tutta Italia. Certo. Non dobbiamo frenare né bloccare chi ha capacità maggiori ma non possiamo lasciare indietro gli altri. E in questa ricerca dell’equilibrio sta a noi, al nostro mondo, alla nostra Confederazione, cercare e trovare la giusta sintesi. Ne abbiamo le capacità”.

Il dibattito sulle scelte Dopo l’apertura di Gregorini hanno preso la parola nell’ordine la professoressa Eleonora Rinaldi e il professor Giovanni Piccirilli. I due docenti hanno illustrato lo stato dell’arte del dibattito sull’Autonomia differenziata in Parlamento e fuori. I professori Rinaldi e Piccirilli hanno focalizzato punti di forza e di debolezza del regionalismo italiano sottolineando come alzare i toni del dibattito non permette di approfondire aspetti che poi in sede attuativa sono destinati a trasformarsi in altrettanti problemi. “Hanno rilevato inoltre”, spiega in una nota della Cna “quanto possano essere pericolose le corse in avanti, che spingono magari ad approvare soluzioni parziali invece di varare le riforme quadro nel cui ambito possano inserirsi i diversi tasselli, a esempio il federalismo fiscale”.
Nella sala dell’auditorium si è quindi acceso un dibattito sui temi della giornata, riferisce, infine la Cna, “al quale hanno partecipato con entusiasmo e intelligenza numerosi esponenti della classe dirigente della Confederazione”.

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