È stato presentato all’esame preliminare del Consiglio dei ministri l’atteso decreto correttivo che interviene sulla riforma dello sport, promossa dall’allora Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, allo scopo di introdurre alcuni selettivi miglioramenti. L’obiettivo duplice è quello di accompagnare l’entrata in vigore degli aspetti più significativi della riforma a partire, come previsto, dal prossimo 1° luglio e contenere l’impatto delle radicali innovazioni normative previste sulle associazioni e le società sportive dilettantistiche e i lavoratori dello sport.
In particolare, i correttivi del decreto presentati dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e quello del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, prevedono “forti misure di semplificazione degli adempimenti previsti per consentire la gestione da parte del sistema previdenziale generale delle posizioni dei lavoratori dello sport, identificando altresì un percorso che consenta l’interoperabilità dei sistemi di gestione dei flussi di dati allo scopo occorrenti, in modo da evitare duplicazioni e sovrapposizioni o rischi di interferenza, tenendo nel debito conto anche le esigenze di operatività dei professionisti che affiancano le organizzazioni del mondo sportivo nell’assolvimento dei loro obblighi datoriali”.
Come di consueto, il decreto correttivo approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri sarà trasmesso alle Camere e alle Conferenze, Unificata e Stato-Regioni, per l’acquisizione dei rispettivi pareri e intese e tornerà poi in Consiglio dei ministri per la seconda e definitiva lettura. Con il provvedimento in esame si interviene in materia di lavoro sportivo, rappresentanza degli atleti e delle società sportive, norme per la sicurezza per la costruzione degli impianti sportivi, semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi e sicurezza nelle discipline sportive invernali.
“Fermo restando la fascia di esenzione totale fino ai 5.000 euro e la fascia di esenzione da ritenute fiscali fino a 15.000 euro relative al lavoro sportivo, le novità presenti nei decreti correttivi riguardano anche agevolazioni per il mondo dello sport consistenti nell’esenzione IRAP con riferimento ai redditi più bassi la maggiore interazione con il mondo del terzo settore attraverso la previsione dell’iscrizione al registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche del Dipartimento per lo Sport anche per le fondazioni del terzo settore che organizzano e gestiscono attività sportive dilettantistiche”, fanno sapere i due ministri in una nota. E ancora “la previsione di un Osservatorio nazionale sul lavoro sportivo, da istituire di concerto con il ministero del lavoro, con compiti di promozione di iniziative monitoraggio e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. La prossima settimana si terrà la conferenza stampa congiunta con Abodi e Calderone per presentare i decreti correttivi.