Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato è la prima istituzione italiana progettata con l’obiettivo di presentare, collezionare, documentare e supportare le ricerche artistiche di arti visive e performative, cinema, musica, architettura, design, moda e letteratura; tutte espressioni che avvicinano le persone ai grandi temi della società̀ contemporanea.
Dall’apertura nel 1988 ad oggi questo centro ha prodotto e ospitato più di duecentocinquanta tra mostre e progetti espositivi, organizzato eventi speciali e promosso iniziative didattiche per studenti e adulti. Inoltre, il Centro Pecci ha anche raccolto nella propria collezione oltre mille opere che mappano le tendenze artistiche dagli anni Sessanta in poi.
Il complesso che ospita Centro Pecci, progettato dall’architetto razionalista Italo Gamberini, è una “città nella città”; al suo interno ci sono 3.000 mq di sale espositive, un archivio, ben 60.000 volumi della biblioteca specializzata CID/Arti Visive, l’auditorium-cinema, un bookshop, un ristorante, un bistrot e un teatro all’aperto.
Dal 25 al 27 maggio, nel Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, in Viale della Repubblica 277, all’insegna “dell’innovazione e della ricerca: di nuovi autori, di nuovi linguaggi, di nuove modalità di scrittura, di dialogo e di fruizione”, si svolgerà l’evento che si propone come un “festival generazionale 0-25” che, coinvolgendo le scuole di ogni ordine e grado, punta a declinare la letteratura per bambini e per ragazzi, la fiaba e l’illustrazione insieme alle nuove case editrici anche digitali, alle graphic novel, ai booktoker e ai manga. Nei tre giorni, tra gli ospiti, che incontreranno i lettori, saranno presenti gli scrittori, Bernardo Zannoni, Nicola Lagioia, Vera Gheno, Mattia Insolia, Michela Panichi, Emma Cori e Aminata Sow; tra i fumettisti ed illustratori parteciperanno, Giovanni Colaneri, Giorgia Pallaoro, Caterina Rocchi e Giulio Mosca. Alla manifestazione prenderanno parte anche diversi giornalisti come Sara Scarafia, Elisa Alfano e Elisa Lunardelli, la traduttrice Daniela Almansi e il designer Alberto Lot.
Fonte foto: Di Michela.osteri – Opera propria, CC BY-SA 4.0,
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