sabato, 21 Dicembre, 2024
Esteri

Dopo Usa e Unione Europea, anche il Belgio vieta TikTok dai telefoni governativi

Anche il Belgio vieta TikTok dai telefoni governativi, rispecchiando le recenti azioni di Unione Europa e Stati Uniti. Una misura, per il Primo Ministro belga, destinata a salvaguardare la sicurezza informatica e la privacy, oltre a proteggere il Paese dalla disinformazione. Per almeno sei mesi, l’app di condivisione video, di proprietà cinese, sarà temporaneamente vietata dai dispositivi posseduti o pagati dal governo federale belga. Le tre principali istituzioni dell’Unione Europea e il ministero della Difesa danese hanno già ordinato ai dipendenti di rimuovere l’app dai dispositivi utilizzati per le attività ufficiali. Divieti simili sono stati imposti in Canada e negli Stati Uniti. TikTok ha dichiarato di essere deluso da questa sospensione, basata su informazioni errate. La società ha affermato di essere disponibile a incontrare i funzionari per affrontare qualsiasi preoccupazione e chiarire possibili malintesi. TikTok è di proprietà della cinese ByteDance.

Nel 2020, la società ha trasferito la sua sede centrale a Singapore, cercando di prendere le distanze dalle proprie radici, affermando che la casa madre è costituita al di fuori della Cina con una proprietà a maggioranza costituita da investitori istituzionali globali. Lo scontro sul popolare social network fa parte di una più ampia rivalità globale tra Cina e Stati Uniti e i suoi alleati occidentali sulla supremazia tecnologica ed economica. Per il governo belga, l’applicazione potrebbe raccogliere i dati degli utenti e modificare gli algoritmi per manipolare il suo feed di notizie e i suoi contenuti, oltre a svolgere possibile attività di spionaggio per conto di Pechino. Inoltre, per il governo, si è instaurato un nuovo contesto geopolitico in cui l’influenza e la sorveglianza tra gli Stati si sono spostate sul mondo digitale. TikTok è un’azienda cinese e come tale è obbligata a collaborare con i servizi di intelligence. Proibirne l’uso sui dispositivi dei servizi federali, perciò, rappresenta per il governo una misura di buon senso. TikTok ha affermato che “il governo cinese non può obbligare un’altra nazione sovrana a fornire i dati archiviati nel territorio di quella nazione”. I dati degli utenti sono archiviati negli Stati Uniti e a Singapore e la società sta indicando, inoltre, nuove misure per alleviare le preoccupazioni europee.

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