domenica, 23 Febbraio, 2025
Società

Società Benefit e Terzo settore: primo bando Public Policy Innovation per progetti di Relazioni istituzionali e lobby

Parte il primo bando della Public Policy Innovation SB destinato alle realtà del Terzo settore che aggiudicherà all’organizzazione vincitrice un anno di servizi di lobby pro bono.

Allo scopo di favorire l’operato di associazioni e organizzazioni mosse da finalità sociali, la Società lancia il bando “Relazioni istituzionali e lobby pro bono per il Terzo settore”, con deadline per la presentazione delle domande il 31 dicembre 2022, al fine di fornire gratuitamente supporto per 12 mesi nella rappresentanza degli interessi per la realizzazione di un obiettivo specifico.

Destinatarie del bando sono le organizzazioni e le associazioni che detengono la forma giuridica di ente privato senza scopo di lucro, che svolgono attività di interesse generale per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e sono iscritte presso il registro unico nazionale del Terzo settore.

L’aggiudicazione verrà decretata dal Comitato di Valutazione, organo indipendente composto da rappresentanti di organizzazioni/associazioni di altissimo valore (WWF Italia, CittadinanzAttiva e The Good Lobby Italia).

L’iniziativa avvalora l’impegno societario a perseguire obiettivi di “beneficio comune” – come previsto dallo statuto delle Società Benefit, istituite in Italia con la Legge n. 208 del 28 dicembre 2015 (Legge di Stabilità 2016) – e a sviluppare collaborazioni al fine di supportare le organizzazioni no profit.

«Ho deciso di lanciare il primo bando per il Terzo settore – afferma Andrea Orilio, CEO e Founder di PPI – perché credo fermamente che una realtà come la PPI debba mettere a disposizione le proprie competenze per sostenere le organizzazioni che non hanno la forza economica, organizzativa e le competenze professionali per avviare un’interlocuzione efficace con le istituzioni. Solo con metodo e professionalità si può avere la possibilità di essere ascoltati, di presentare le proprie istanze e di incidere sul processo decisionale».

Fondata il 22 marzo 2021, la Public Policy Innovation è la prima Società Benefit nata in Italia operante nel settore delle Relazioni istituzionali e lobbying. Tra i suoi obiettivi, quello di creare una nuova realtà innovativa con un approccio disruptive, finalizzato alla creazione di una rete di relazioni di valore con il decisore pubblico, partendo da un interesse particolare, ma con risvolti collettivi e di interesse generale.

«Aver fondato la prima società benefit italiana operante in questo settore – dichiara Orilio – vuol dire assumersi la responsabilità di dare un’impostazione chiara e netta ad una realtà che si muove in un ambito ad alto impatto strategico ed estremamente delicato: fare lobby vuol dire conoscere l’arena in cui si opera, il contesto politico-istituzionale, i temi su cui si vuole incidere, saper individuare gli interlocutori chiave, avere una metodologia di lavoro valida indipendentemente dalle forze politiche che ci governano.

Il mio obiettivo – conclude – è diffondere la cultura del profitto sostenibile, un concetto realizzabile e concreto che tutti gli imprenditori possono e, a mio avviso, dovrebbero perseguire».

A definire la rotta della PPI anche i clienti con cui si interfaccia. Si tratta principalmente di aziende biotecnologiche di respiro internazionale operanti nel settore farmaceutico e dispositivi medici, specializzate in ricerca e produzione di farmaci orfani, orfani innovativi e medicina di precisione per la cura di malattie rare e cancro. Realtà all’avanguardia, innovative, attente alle potenzialità del biotech e consapevoli della necessità di una rappresentanza di interesse indipendente e super partes. La PPI è altresì aperta a collaborare con tutte quelle aziende operanti in altre aree merceologiche che cercano un partner etico, responsabile nei confronti della collettività e dell’ambiente, che agisce con metodologia e trasparenza nell’ambito delle Relazioni istituzionali e lobbying.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Straordinario successo dello spettacolo “Elena la matta”. Intervista alla drammaturga Elisabetta Fiorito

Rosalba Panzieri

Craxi e Trump: anime ribelli

Antonio Cisternino

La rivista americana “Time” nomina Gisèle Pelicot Donna dell’anno 2025

Ettore Di Bartolomeo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.