Dall’inizio del 2022 al 26 ottobre sono giunti in Italia 79.647 migranti, a seguito di 2.044 eventi di sbarco, con un incremento del 50,78% rispetto all’analogo periodo del 2021. L’aumento è da attribuirsi, in gran parte, all’incremento degli arrivi dalla Libia, dalla Tunisia e dalla Turchia, principali Paesi di partenza dei migranti. Con specifico riferimento alla Libia, il protrarsi della situazione di instabilità interna è un elemento determinante nella crescita della spinta migratoria (+75,83%). In aumento rispetto allo scorso anno è il flusso proveniente dalla Tunisia che, al 26 ottobre, registra un + 25,96% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge dal Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Consistente è il flusso in arrivo dalla Turchia, che ha fatto registrare, dall’inizio dell’anno, un incremento del 43,02% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. In lieve calo è il flusso migratorio dall’Algeria, diretto quasi esclusivamente in Sardegna, con un decremento, al 26 ottobre, del 7,12% rispetto all’analogo periodo del 2021 “In sede di Comitato è stata effettuata una approfondita analisi della situazione nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica tenuto conto della evoluzione del quadro economico e sociale. Sono stati analizzati oltre al fenomeno migratorio anche i rischi legati ai tentativi di strumentalizzazione del malcontento delle categorie più penalizzate dalla congiuntura economica e al variegato fronte contestativo. Dalla analisi previsionale con i vertici delle Forze di polizia e della intelligence non sono emerse particolari criticità” si legge in una nota del Viminale.