venerdì, 22 Novembre, 2024
Economia

Inizia la stagione di saldi. Confcommercio: torna un po’ di normalità. Borghi (Federmoda): aiuto alle imprese e benefici per clienti

Inizia da oggi la stagione dei Saldi. Il via parte dalla Sicilia e Basilicata le prime a partire. Subito lunedì 3 gennaio tocca alla Valle d’Aosta mentre tutte le altre Regioni il 5 gennaio. Interessate oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 119 euro, per un giro di affari di 4,2 miliardi.

Spiraglio di normalità

“In un periodo in cui l’incertezza regna sovrana”, commenta Confcommercio, “restano comunque degli approdi certi a cui fare riferimento per tornare a respirare un po’ di “normalità”. Uno di questi è senz’altro il periodo dei saldi invernali che quest’anno inizieranno il 2 gennaio”. Le prime regioni a partire saranno Sicilia e Basilicata, il 3 gennaio la Valle d’Aosta mentre tutte le altre regioni partiranno mercoledì 5 gennaio.

I numeri dei Saldi

Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, anche quest’anno lo shopping dei saldi interessa oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 119 euro, per un giro di affari di 4,2 miliardi di euro. Commentando l’inizio dei saldi invernali il presidente di Federemoda Renato Borghi sottolinea, “dopo i segnali di ripresa registrati in stagione, nonostante le molte preoccupazioni per il Covid-19, gli ineludibili incrementi dei prezzi fanno di questi saldi una importante risposta degli operatori commerciali al contenimento dell’inflazione e un’opportunità per i consumatori a caccia dell’affare e per oltre 15 milioni di famiglie italiane desiderose di concedersi un regalo di moda e soddisfare un desiderio dopo tante restrizioni”.

Opportunità per tutti

A giudizio del presidente Borghi, “è un’eccezionale occasione anche per consolidare lo shopping sotto casa nei negozi di prossimità dove fiducia, relazione, servizio, prova e consegna istantanea unitamente al prezzo di saldo fanno propendere i consumatori per un acquisto nei punti vendita delle nostre città e dei nostri centri”. Per Federmoda inoltre, le vendite di fine stagione sono sempre una straordinaria opportunità per i consumatori ma, osserva Borghi, “per noi commercianti servono per avere liquidità rinunciando ai margini nell’auspicio però che possano aiutare a far trovare una stabilità di cui tutti abbiamo bisogno”.

Le regole per le vendite

Ecco alcuni esempi forniti da Confcommercio in caso di rinuncia all’acquisto.
C’è possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
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