giovedì, 25 Aprile, 2024
Economia

“L’Italia del futuro”. Sangalli: più aiuti a famiglie e imprese. Il leader di Confcommercio: bene il Governo sul Def e confronto

Il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli, spiega alla manifestazione promossa da Forza Italia “L’Italia del futuro”, come ridare spinta alla ripresa e al rilancio del commercio.

Politica energetica europea

Sangalli tra i temi sollevati quello della dipendenza energetica che “va ridotta, diversificando le fonti di approvvigionamento e i fornitori”. “Ed il perseguimento di una sempre maggiore indipendenza”, ha osservato il presidente di Confcommercio, “dovrebbe essere il grande obiettivo strategico, come ricordavo, di una comune politica energetica europea. Certo, serve realismo. Serve un processo di transizione energetica all’insegna della convergenza necessaria tra sostenibilità ambientale, economica e sociale. Sul tema dell’energia torna l’urgenza di una risposta europea: sia per la fissazione di un tetto al prezzo del gas, sia per un nuovo fondo di resilienza che consenta di contenere gli impatti delle sanzioni e del caro energia”.

Interventi sul credito

Il leader della Confcommercio ha sottolineato anche la necessità
di come potenziate e rendere più inclusive le misure di “pronto intervento” varate a livello nazionale, a partire dai crediti d’imposta agibili anche da parte delle imprese non rientranti nei tradizionali parametri delle “energivore” e delle “gasivore”. Per quel che riguarda la riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio per autotrazione, si tratta poi di un intervento che andrebbe reso più incisivo e strutturale”. “Ed è necessario”, ha sottolineato, “che prosegua il confronto con il Governo sul ruolo determinante del sistema logistico e dei trasporti per la competitività del Paese. Più in generale, c’è la necessità e l’urgenza di azioni strutturali che si misurino con i nodi irrisolti del sistema energetico italiano, ivi compresa la riforma della fiscalità energetica anche sul versante degli oneri generali di sistema”. Con una premessa politica fondamentale: serve una politica energetica bonificata dai sovraccarichi ideologici di troppi “no” preconcetti e da quelle lungaggini burocratiche che, ad ogni passo, rischia di bloccare decisioni e realizzazioni”.

Imprese e famiglie

Secondo Sangalli, “la crescita del primo trimestre dell’anno in corso è ormai sfumata. Bisogna liberare i consumi delle famiglie, agendo sull’Iva, bisogna sostenere l’occupazione agendo sul cuneo fiscale e contributivo; bisogna dare respiro alle imprese, rafforzando la filiera delle garanzie per l’accesso al credito e rinnovando le moratorie dei prestiti bancari e quelle fiscali. Perché possiamo ragionare dei massimi sistemi, ma poi siamo davanti ad interi comparti che rischiano di disperdere competenze, storie familiari e imprese radicate sul territorio, come nel caso dei balneari”.

Def e confronto con il Governo

“Il Documento programmatico presentato dal Governo in Consiglio dei Ministri”, ha osservato Sangalli, “non evidenzia sorprese rispetto a quanto era lecito ipotizzare. Dobbiamo tuttavia sottolineare che il quadro di fondo, a noi appare un po’ troppo ottimistico, sia sotto il profilo dell’inflazione sia per ciò che riguarda la crescita. A nostro giudizio, la variazione dei prezzi al consumo nell’anno in corso risulterà superiore con un impatto negativo più accentuato in termini di perdita di potere d’acquisto delle famiglie. E quindi va fatto di più, certamente di più rispetto ai margini d’intervento nell’ordine dei 5 miliardi di euro esposti dal Def”.
“Ed anche per questo”, ha concluso Sangalli, “è davvero tempo di un confronto impegnato, continuo e strutturato tra Governo e parti sociali. Come del resto ha ricordato il Presidente Draghi nella conferenza stampa di presentazione del Def”.

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