giovedì, 25 Aprile, 2024
Salute

Roche per la Medicina di Precisione, premiato il Lazio con 50.000 euro

ROMA (ITALPRESS) – Sono stati selezionati i vincitori del Bando "Roche per la Medicina di Precisione". Tra i progetti di ricerca finanziati anche quello presentato dall'Universita' Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, che ricevera' un contributo pari a 50.000 euro. Roche ha deciso di dedicare un Bando specifico alla Medicina di Precisione, a conferma della rilevanza che questo emergente modello di cura sta assumendo all'interno del Sistema Salute. Un approccio integrato che considera l'insieme delle caratteristiche genomiche del tumore di ciascun paziente cosi' da realizzare diagnosi e percorsi terapeutici sempre piu' personalizzati. Sono 6 i progetti di ricerca premiati in tutta Italia, per un finanziamento complessivo di 300.000 euro, nell'ambito dell'iniziativa promossa da Roche, a conferma del proprio impegno a sostegno della ricerca scientifica. L'obiettivo del Bando e', infatti, quello di dare slancio all'implementazione di soluzioni innovative per la medicina di precisione nel nostro Paese e promuovere questo nuovo approccio diagnostico-terapeutico nell'ottica di migliorare la presa in carico dei pazienti colpiti da patologie tumorali. Finalita' ancora piu' valide specialmente in un periodo storico come quello attuale, in cui sono emerse con maggiore forza le criticita' esistenti nella gestione dei pazienti complessi. La medicina personalizzata e' oggi una realta' per i pazienti affetti da varie patologie oncologiche, tra cui le neoplasie polmonari, alle quali e' dedicato il progetto condotto dal gruppo di ricerca dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore – Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. "La scoperta di una peculiare alterazione molecolare, il riarrangiamento del gene ALK, ha aperto la strada all'utilizzo di farmaci mirati, con enormi benefici in termini di controllo della malattia e qualita' di vita dei pazienti. Tuttavia, solo una caratterizzazione genomica approfondita dei meccanismi responsabili della sensibilita' e della resistenza a queste nuove terapie ci permette di ottimizzare il percorso terapeutico di ciascun paziente – ha affermato Emanuele Vita, dottorando di Ricerca dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore presso l'Oncologia Medica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS sotto la supervisione del professor Emilio Bria – Lo scopo del progetto GALILEO e' rendere fruibili a tutti i pazienti le piu' moderne tecniche di analisi del DNA tumorale, sia su biopsia tissutale sia tramite prelievo di sangue, per poter seguire nel tempo l'evoluzione della malattia". Il progetto si propone, quindi, di monitorare l'efficacia delle terapie attraverso le nuove metodologie a disposizione, anche nell'ottica di identificare piu' rari meccanismi di resistenza e possibili bersagli terapeutici da discutere nel contesto dei Molecular Tumor Board (MTB), ossia gruppi multidisciplinari di esperti a supporto dell'oncologo nella definizione delle indicazioni terapeutiche piu' adeguate, come nel caso del Comprehensive Cancer Center del Gemelli, diretto dal professor Giampaolo Tortora. "Nel Lazio vivono approssimativamente 350.000 persone che hanno avuto una diagnosi di tumore e registriamo ogni anno circa 37.000 nuove diagnosi, poco meno del 10% di tutti i casi di neoplasia che si verificano nel nostro Paese – afferma Domenico Corsi, coordinatore AIOM per la Regione Lazio – L'avanzamento delle conoscenze e la disponibilita' di nuove tecniche di biologia molecolare hanno portato l'Oncologia ad avere un'inclinazione sempre piu' soggettiva con la diffusione della medicina di precisione, finalizzata ad individuare terapie e cure in base alle peculiarita' individuali legate alla variabilita' genetica, all'ambiente, alle caratteristiche del microbioma e allo stile di vita delle singole persone". Il contributo di Roche vuole quindi agevolare l'attivazione di queste risorse fondamentali nei diversi Centri clinici distribuiti sul territorio italiano, al fine di implementare percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali (PDTA) ottimizzati e sempre piu' personalizzati, garantendo un accesso il piu' ampio ed equo possibile all'innovazione terapeutica e diagnostica, con un'attenzione alla sostenibilita'. La valutazione dei progetti candidati al Bando Roche per la Medicina di Precisione e' stata affidata alla Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano Medicina Basata sulle Evidenze), a garanzia dell'imparzialita' e trasparenza del processo di selezione dei vincitori. Tra i criteri di valutazione rientrano sia la qualita' del progetto, in termini di potenziali benefici apportati ai pazienti e alla sostenibilita' del Servizio Sanitario Nazionale, sia la qualita' delle attivita' scientifiche del Centro candidato. (ITALPRESS). fsc/com 12-Mag-21 14:30

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