“Al giorno d’oggi la gente conosce il prezzo di tutto e non conosce il valore di niente”. Così scriveva Oscar Wilde nel suo celebre ritratto di Dorian Grey, su questa tendenza tutta contemporanea di voler monetizzare tutto senza riuscire a valorizzare nulla. Pensavo proprio a questo primato tutto italiano, quando, alcune domeniche fa Tropea è stato eletto il Borgo più bello d’Italia, seguita da altre due bellissime cittadine, anch’esse del Sud, Baunei in Sardegna e Geraci Siculo, in Sicilia.
MACROREGIONE RICCHISSIMA DI RISORSE CULTURALI E NATURALI
Il Piano di Rinascita, dovrà affrontare la cronica incapacità di valorizzare e mettere a reddito il grande patrimonio storico, culturale e ambientale del nostro Mezzogiorno. L’identificazione quasi esclusiva delle località del Meridione come mete ideali per le vacanze estive al mare è un serio ostacolo allo sviluppo del turismo. La Svimez lo ripete da anni: il Mezzogiorno è una macroregione ricchissima di risorse culturali e ambientali. E ciò nonostante, attrae una percentuale minoritaria di turisti che visitano (e visiteranno, speriamo ancor più numerosi, dopo la pandemia) il nostro Paese per conoscerne le tante bellezze. Su 24 parchi nazionali 14 si trovano nel Sud, più la parte del Parco Nazionale d’Abruzzo. In termini di dimensioni, al Sud si trova il 72,1% dell’intera superficie dei parchi nazionali italiani. Quote tra il 40 e il 50% si rilevano per le riserve naturali regionali, i parchi regionali e le riserve naturali statali, mentre più contenute sono quelle delle aree marine.
POTENZIALITÀ NON SFRUTTATE
Nel complesso, le aree protette del Mezzogiorno costituiscono, in termini di estensione il 39,7% del patrimonio naturale nazionale. E poi c’è il turismo ambientale e le località collinari che vanno collegate con i grandi circuiti autostradali. Ben vengano allora i Commissari per le grandi opere pubbliche. Alta velocità Napoli-Bari, potenziamento della Salerno Reggio Calabria e della Superstrada Jonica Taranto Reggio. Nel Mezzogiorno, nonostante alcune esperienze e progetti interessanti, si trova solo il 12% dei percorsi ciclabili presenti in Italia, mentre i bike-hotels – strutture ricettive attrezzate con parco bici a disposizione dei clienti – sono solo il 18,2% del totale nazionale. Strettamente collegato all’ambiente è il turismo enogastronomico. Il Sud Italia è ricco di sagre e tradizioni locali ma poche sono in grado di rappresentare un richiamo turistico rilevante come il Festival di Taormina, il Teatro Greco di Siracusa, la Notte della Taranta nel Salento. Le potenzialità del Sud, però, non possono essere pienamente sfruttate senza il recupero delle sue grandi Città come Napoli, Palermo, Catania, Reggio Calabria, Cagliari e Bari. Ed è su queste grandi Aree metropolitane, oltre che sulla valorizzazione delle aree interne, che dovrà concentrare le sue attenzioni il Recovery Plan.