mercoledì, 24 Aprile, 2024
Società

Lettera di ammirazione a un Generale dell’esercito

Non è facile prendere carta e penna e scrivere a un “Generale di Corpo d’ Armata “, a uno di quelli che non ha bisogno di applausi o altro poiché il suo essere “solare” e professionalmente “umano” lo rendono un grande pur non rendersene conto. Scrivo a te, Generale Giuseppenicola Tota, poiché sono sempre più’ certo che se la società’ civile o un movimento culturale come il nostro del parlamento della legalità’ internazionale,  semplicemente tale -apartitico, interconfessionale- dove il fiume di giovani che ne danno vita sono un autentico inno di speranza, indirizzando alla tua persona e al tuo modo di servirei l Paese un plauso, ciò sta ad indicare che “servire” non è un comando ma una azione che educa al rispetto della dignità dell’uomo e alla legalità vera. Ti abbiamo conosciuto a Verona, in una moschea mentre insediavamo l’Ambasciata del Dialogo ” con tutte le espressioni religiose presenti nel territorio veneto.

La tua partecipazione non è passata inosservata poiché le tue brevi parole e la solarità che ti rende credibile, hanno colpito il cuore di tutti, Si perché non serve prepararsi fogli per gli interventi cosiddetti “culturali2, di quelli che annoiano e che guardi l’orologio sperando che le lancette facciano presto, tu sei andato diritto al cuore: parole semplici ma forti. L’amore che hai verso la Patria, il Tricolore, ti fanno realmente un “Ambasciatore di una  cultura dell0Impegno “, non a caso l’Ambasciata inaugurata al Comando di Verona porta questo valore.

Le diverse esperienze culturali vissute insieme all0’interno della grande famiglia del parlamento della legalita’ internazionale ci spronano sempre piu’ a guardare oltre e portare un abbraccio di umanità e di senso patriottico, come abbiamo fatto tra i detenuti del carcere di Verona. E come non richiamare il tuo invito a tenere duro e non mollare durante l’incontro culturale al Palazzo Arcivescovile di Monreale? Caro generale Giuseppenicola, maschi si nasce, “Uomini “si diventa con la coerenza delle azioni, l’animo pulito e trasparente e la forza della fede che alimenta ogni azione forte, decisa e vera. So cosa pensi mentre leggi e sono certo che il mezzo sorriso che accenni nel tuo volto richiamano sempre la bellezza di persona che sei che ti contraddistingue.

Ti vogliamo bene. lo sai, e mentre stai per arrivare nella nostra terra di Sicilia, terra martoriata ma sempre diamante del mediterraneo,  ecco che i tanti bambini, adolescenti, giovani e adulti del Parlamento della Legalità internazionale ti indirizzano un affettuosi abbraccio ricco di affetto ammirazione e tanta ma infinita gratitudine. Ti aspettiamo con gioia e sappiamo che incontrarti sarà una festa. Sei pur sempre un Generale si, ma l’uomo che sei e che “porta” questa splendida divisa dell’Esercito sa andare oltre gli steccati e parlare al cuore di tanti accendendo sempre in tutti l’amore al proprio Paese, alla bandiera e al senso di servizio e di responsabilità. E di questo te ne attestiamo merito. Ciao grande “Generale”.

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