sabato, 20 Aprile, 2024
Salute

Inail: come vaccinare nei luoghi di lavoro

I tre obiettivi strategici sono: efficacia, efficienza e sicurezza. Una triade che richiede un impegno massimo e lo si vede già dal documento elaborato dall’Inail, i Ministeri del Lavoro e della Salute, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la struttura di supporto alle attività del commissario straordinario per l’emergenza. Un elaborato che fornisce indicazioni sulla vaccinazione anti-Covid nei luoghi di lavoro e sulla procedura per l’attivazione dei punti vaccinali territoriali destinati alle lavoratrici e ai lavoratori. Il tutto con il coinvolgimento dei medici competenti o di altri operatori sanitari convenzionati con il datore di lavoro.

Nella pubblicazione, è precisato che l’istituzione dei punti vaccinali nelle imprese dovrà garantire i requisiti di efficacia, efficienza e sicurezza previsti per tutti i cittadini in ogni contesto della campagna di vaccinazione anti-Sars-CoV-2. “In particolare”, scrive L’Istituto nazionale per l’assicurazione, contro gli infortuni sul lavoro, “ne costituiscono presupposti imprescindibili la disponibilità di vaccini, la disponibilità dell’azienda, la presenza del medico competente o di personale sanitario adeguatamente formato, la sussistenza delle condizioni di sicurezza per la somministrazione di vaccini, l’adesione volontaria e informata da parte dei lavoratori e la tutela della loro privacy”.

 

NECESSARIE PROGRAMMAZIONE E FORMAZIONE

L’adesione in massa di imprese e strutture dedicate al lavoro, è una opportunità in più rispetto alle modalità ordinarie della campagna vaccinale. La vaccinazione nel luogo di lavoro rappresenta, comunque, un’opportunità aggiuntiva rispetto alle modalità ordinarie dell’offerta vaccinale che saranno sempre garantite, nel rispetto delle tempistiche dettate dal piano nazionale di vaccinazione, qualora il lavoratore non intenda aderire alla vaccinazione in azienda.

Dalle modalità di adesione delle imprese all’iniziativa, che deve essere comunicata all’azienda sanitaria di riferimento, agli oneri, che sono a carico del datore di lavoro o delle rispettive associazioni di categoria, a eccezione dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi), e degli strumenti formativi e per la registrazione delle vaccinazioni, il documento appena pubblicato affronta tutti i passaggi legati all’organizzazione dell’attività. Oltre a una serie di requisiti preliminari, la vaccinazione in azienda deve prevedere la presenza dei materiali, delle attrezzature e dei farmaci necessari allo svolgimento in sicurezza delle attività, e di strumenti informatici che permettano la registrazione dell’avvenuta inoculazione del vaccino, secondo le modalità fissate a livello regionale.

L’impresa deve programmare anche la somministrazione della seconda dose. La registrazione deve essere effettuata subito dopo la somministrazione, durante il periodo di osservazione post-vaccinazione della durata di almeno 15 minuti. “Per intervenire immediatamente nel caso di reazioni avverse a rapida insorgenza”, si sottolinea nella nota Inail, “che dovranno essere registrate utilizzando le modalità di segnalazione previste dalla Regione o Provincia autonoma di riferimento, è necessario prevedere la presenza di risorse in grado di gestirle. Si raccomanda, in ogni caso, di indirizzare eventuali soggetti a rischio all’azienda sanitaria competente, in modo che possano essere vaccinati in ambiente protetto”.
L’azienda, inoltre, è tenuta a programmare anche la somministrazione della seconda dose, quando prevista, secondo le modalità e tempistiche di ciascun vaccino.

C’è poi un capitolo dedicato alla formazione. Per il personale coinvolto nelle operazioni di vaccinazione, sulla piattaforma dell’Istituto superiore di sanità dedicata alla formazione a distanza in salute pubblica (Eduiss) è disponibile il corso “Campagna vaccinale Covid-19: la somministrazione in sicurezza del vaccino anti Sars-CoV- 2/Covid-19”, che sarà integrato con un modulo specifico per la vaccinazione nei luoghi di lavoro, curato dall’Inail in collaborazione con l’Iss. Nei due allegati il modulo di consenso e i quesiti per triage prevaccinale e anamnesi. La nuova pubblicazione integra anche un elenco della normativa di riferimento (decreti ministeriali, ordinanze del commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, circolari ministeriali) e due allegati. Il primo è il modulo di consenso alla vaccinazione, che dovrà essere accompagnato dalla nota informativa specifica per il tipo di vaccino somministrato al lavoratore, facendo riferimento alla versione più aggiornata resa disponibile dal Ministero della Salute. Il secondo contiene, invece, le due liste di quesiti per il triage prevaccinale e l’anamnesi Covid-correlata.

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