martedì, 23 Aprile, 2024
Cultura

La Pasqua necessita un sepolcro vuoto… frantumalo

A nulla è valso il picchetto di guardie al sepolcro.

Non è servito a nessuno la prudenza di Pilato e di Erode. Il potere dell’odio e della vendetta dinnanzi a Dio si scioglie come neve al sole. La meschinità umano ha solo crocifisso l’Innocente ma per gli “Uomini” di Dio l’ultima parola spetta sempre a Dio. Un terremoto, e la tomba blindata è andata in frantumi. “Perché cercate tra i morti Colui che è vivo? È risorto non è più qui”.

Scatta l’Alleluia, scatta la gioia e tutto diventa festa. Ai vari Tommaso che dicono “Se non metto le mie man nel posto dei chiodi e il mio dito nel costato non crederò “ecco che il Vincitore di ogni morte” ha detto “Beati quelli che pur non avendo visto crederanno”. Che meraviglia se tutti credessero in questa gioia della Resurrezione.

Che stupore se ogni cristiano ne fosse super certo tanto da testimoniarlo come ha saputo fare Teresa di Calcutta, Massimiliano Kolbe, Rosario Livatino, Don Peppe Diana, Padre Pino Puglisi, Giovanni Paolo II che va in carcere ad abbracciare chi gli ha puntato una pistola ferendolo a morte. Che mondo meraviglioso sarebbe se chi professa la sua fede riparte sempre da un sepolcro vuoto, dato il prestito all’autore della Vita. È Risorto, non appartiene più alla logica diabolica dei vari Erode e dei vari Ponzio Pilato. La folla che prima lo cercava per un miracolo e poi , da venduti, hanno gridato “crocifiggilo” adesso dovranno fare i conti con Colui che è Eterno. La fede non si vende, non si mette sotto i piedi, non si baratta per un pezzo di pane e di poltrone. La fede se non fa capo al terremoti della resurrezione non convince nessuno neanche chi fa di tutto per crederci a metà. Si, perché i sepolcri dell’opportunismo, della corruzione hanno pure l’aria condizionata. Piacciono e guai a chi osa chiedere di uscire fuori. Con Cristo la logica del “do ut des” non funziona.

La vera resurrezione ti butta fuori dal sepolcro delle sicurezze e ti fa piombare tra le miserie umane affinché il tuo sguardo incontri quello dell’Autore della Vita che ormai entra a porte chiuse e precede sulla via del bene. Auguri a te che leggi. Auguri di una vera conversione e resurrezione. Lui, con tanto di mani forate e costato trafitto da una lancia, è risorto e adesso ci precede in tutto. A te l’augurio di vivere la tua vocazione e se credi in Lui vedrai che i tuoi giorni saranno meglio di come immagini perché la Vera Resurrezione porta il timbro del Risorto e nessuna morte può più fare paura. Provare per credere… ovvero “Credici e proverai un sussulto di Gioia”.

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