venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

Falsi cibi a danno del Made in Italy. Nasce “Qualitalia Spa” per certificare i prodotti nazionali

Ancora danni per il Made in Italy. Si tratta dei falsi in ambito alimentare che stanno progressivamente mettendo a rischio commerciale produzioni e produttori. A sottolineare come l’emergenza Covid con la frenata del commercio internazionale permetta ai falsi del Made in Italy di farsi largo sulle tavole straniere che hanno raggiunto l’astronomica cifra di 100 miliardi di euro sottraendo risorse e opportunità di lavoro all’Italia. Per questo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli Marcello Minenna sostengono il progetto Qualitalia Spa considerato strategico per le imprese che fanno del Made in Italy il pilastro della loro competitività, in particolare nel settore agroalimentare.

Qualitalia Spa è una società dell’Agenzia delle dogane che offre alle imprese del Made in Italy una certificazione di qualità e italianità dei prodotti come arma per contrastare la contraffazione e il cosiddetto “Italian Sounding”. “Nel mondo”, ricorda la Coldiretti, “più due prodotti agroalimentari Made in Italy su tre sono falsi senza alcun legame produttivo ed occupazionale con il nostro Paese. Un fenomeno che rischia di essere alimentato dalle misure protezionistiche degli Stati Uniti ma anche dagli stessi accordi di libero scambio siglati dall’Unione Europea che hanno di fatto liberalizzato l’uso del termine Parmesan e di altre importanti denominazioni.

A taroccare il cibo italiano sono soprattutto i Paesi emergenti o i più ricchi a partire dagli Stati Uniti”, ricorda la Coldiretti, “Negli USA il 99% dei formaggi di tipo italiano sono “tarocchi” nonostante il nome richiami esplicitamente le specialità casearie più note del Belpaese, dalla Mozzarella alla Ricotta, dal Provolone all’Asiago, dal Pecorino Romano al Grana Padano, fino al Gorgonzola. Fra le brutte copie dei prodotti caseari nazionali in cima alla classifica c’è la mozzarella, seguita dal Parmesan, dal provolone, dalla ricotta e dal Romano realizzato però senza latte di pecora”. Ci sono poi scorrete strategie di marketing degli speculatori contro i prodotti italiani. “La pretesa di chiamare con lo stesso nome prodotti profondamente diversi è”, sottolinea la Coldiretti, “inaccettabile e rappresenta un inganno per i consumatori ed una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori.

Avvalendosi dei laboratori all’avanguardia e di personale altamente qualificato Qualitalia Spa mette a disposizione delle imprese, analisi dei prodotti e una certificazione su identità merceologica e provenienza da filiera produttiva nazionale italiana al 100% attraverso la quale il consumatore all’estero ha la garanzia di una autorità pubblica di non aver acquistato un prodotto contraffatto”. In conclusione l’idea del controllo delle dogane appare una svolta positiva. “Uno strumento a disposizione delle imprese”, confida la Coldiretti, “come già avviene in altri Paesi, dall’Australia agli Stati Uniti, dove le Dogane forniscono questo tipo di certificazione”.

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