venerdì, 19 Aprile, 2024
Società

Unpli, arriva la certificazione di qualità per le sagre

L’anno zero di un percorso all’insegna della qualità e della comunicazione: l’Unpli, l’unione nazionale delle pro loco, ha presentato così le prime 21 sagre che hanno ottenuto la certificazione di “Sagra di qualita’”. In una cerimonia tenutasi nella Sala Koch del Senato, il presidente nazionale, Antonino La Spina, ha illustrato l’iniziativa, che ha l’obiettivo di selezionare e premiare il lavoro svolto dalle pro loco territoriali.

“Abbiamo voluto che le sagre avessero una connotazione ben definita, perché negli ultimi anni abbiamo assistito al proliferare di eventi di individui che si spacciano per promotori del territorio e poi organizzano la sagra dello ‘spaghetto’ o della ‘coca-cola’, ha detto La Spina nel corso del suo intervento, ponendo l’accento sulla crescente offerta di eventi che, secondo l’Unpli, non valorizzano realmente il territorio e i suoi prodotti.

“Le Pro Loco hanno un valore aggiunto e dobbiamo qualificarlo, sottoponendolo all’attenzione di tutti. Il lavoro della commissione è stato svolto sul 2018 e adesso abbiamo le prime sagre di qualità certificate”, ha aggiunto il presidente dell’Unione.

Fra i requisiti necessari all’attribuzione del riconoscimento, la promozione degli operatori locali del settore eno-gastronomico e turistico come attività economiche correlate alla cultura del cibo; la storicità di almeno 5 anni; l’invio della richiesta di valutazione almeno 180 giorni prima dell’evento. All’iniziativa ha partecipato Sebastiano Sechi, responsabile dipartimento Unpli Sagra di qualità, che ha reso noto come per la prima edizione siano pervenute 57 istanze, fra cui undici non ammissibili per vizi di forma, otto rinunce, e diciassette presentate oltre i termini stabiliti.

Il senatore Udc Antonio De Poli, aprendo i lavori, ha espresso la volontà di presentare un disegno di legge a tutela delle manifestazioni temporanee organizzate dalle Pro Loco: “Bisogna passare dalle parole ai fatti – ha detto -. Serve un riconoscimento delle Pro loco a livello nazionale e un forte snellimento delle procedure burocratiche per realizzare le manifestazioni temporanee”.

Questo anche per “salvaguardare l’operato delle migliaia di volontari – 600.000 in tutta Italia – e, allo stesso tempo, valorizzare il lavoro dei nostri amministratori locali”. (Italpress)

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