mercoledì, 26 Marzo, 2025
Esteri

Liberato il boss di Telegram col divieto di lasciare la Francia

Pavel Durov, fondatore di Telegram, è stato rilasciato dopo essere stato indagato in Francia per criminalità organizzata. Il 39enne non è più in custodia cautelare ma è sottoposto a sorveglianza giudiziaria e deve pagare una cauzione di 5 milioni di euro. Durov, miliardario russo e cittadino francese, deve presentarsi due volte a settimana a una stazione di polizia e non può lasciare la Francia. È stato arrestato sabato scorso all’aeroporto Le Bourget, a nord di Parigi, in seguito a un mandato di cattura per reati legati a Telegram. È accusato di complicità nella gestione di una piattaforma per transazioni illecite, rifiuto di collaborare con le autorità e complicità nella distribuzione di immagini sessuali di bambini.

decisione “non politica”

In Francia, essere indagati formalmente non implica colpevolezza né un processo automatico, ma segnala che ci sono sufficienti elementi per un’indagine. Il suo avvocato, David-Olivier Kaminski, ha dichiarato che Telegram rispetta tutte le normative digitali europee e segue gli stessi standard di moderazione degli altri social network. L’arresto ha scatenato un dibattito sulla libertà di parola. Elon Musk, proprietario di X, ha difeso Durov, affermando che la moderazione è solo “propaganda” per censura. Chris Pavlovski, fondatore di Rumble, ha dichiarato di essere fuggito dall’Europa dopo l’arresto di Durov. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la decisione di arrestare il fondatore di Telegram “non è in alcun modo politica” e che la Francia sostiene la libertà di espressione. Sebbene i messaggi della app possano essere crittografati, questa funzionalità non è attivata di default e deve essere attivata manualmente nelle chat private. La Russia ha avvertito che senza prove concrete, le accuse potrebbero essere viste come un atto di “intimidazione” contro un’importante azienda tecnologica per scopi politici.

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