domenica, 16 Giugno, 2024
Società

Il Cardinale Zuppi preoccupato per elezioni europee e gestione migranti

Assemblea Cei: “Serve più spirito costituzionale”

“Attenzione a smuovere certi equilibri”. Queste le parole rivolte ai giornalisti durante la conferenza stampa, svolta al termine della 79esima Assemblea generale dei Vescovi Italiani e pronunciate dal Cardinale Matteo Zuppi a proposito del ‘premierato’, la manovra che la maggioranza di Governo vorrebbe approvare per dare maggiori poteri al Primo Ministro in carica, andando a modificare tutto l’assetto istituzionale in vigore dal 1946.

Il premierato

Nel rispondere ai cronisti, il Presidente della Cei, ha espresso la sua preoccupazione sulla tematica che negli ultimi giorni sta surriscaldando gli animi in Parlamento: “Quando si toccano gli equilibri istituzionali” – ha avvertito il prelato – “lo si dovrebbe fare sempre con attenzione. Proprio perché si parla di equilibri, se togli qualcosa, potrebbe non essere più tanto equilibrata la situazione” con un riferimento anche alla Carta Costituzionale: “Certi interventi richiederebbero molto spirito costituzionale, cioè la capacità di pensare qualcosa che non sia contingente, che non sia di parte”.

Le elezioni europee

Restando sul piano politico, ma andando sul livello europeo, Zuppi si è detto preoccupato che i partiti, in vista delle votazioni dell’8 e 9 giugno, non riescono a “essere un noi”, rispondendo anche alle domande sulle cosiddette candidature ‘civetta’, ossia di candidati che, se pur eletti, non siederanno al Parlamento Europeo. Lanciando anche un appello contro l’astensionismo, il Cardinale si è detto speranzoso sul fatto che ci siano molte persone che “si sentano europee”, andando a votare e scegliendo un “futuro maggiore e non minore”.

Le radici europee

Continuando a parlare di Europa, il Presidente dei Vescovi italiani, ha ricordato come il nostro continente sia il lascito di chi ha sconfitto il nazi-fascismo, esprimendo preoccupazione per il futuro europeo, in particolare a causa del conflitto in Ucraina e delle spinte sempre più “localistiche”. L’Europa, ha ricordato, è stata colpita prima dalla pandemia da coronavirus e poi dalla guerra, e le sue radici, che, nel suo pensiero, risiedono nell’umanesimo e nella difesa della persona, devono essere ritrovate e difese.

I migranti

Altro tema, sempre molto attuale nella campagna elettorale, di cui Zuppi ha parlato è stato quello dei migranti. Non si è fatto sfuggire una strigliata rivolta soprattutto ai partiti di destra, ricordando che bisogna prima di tutto “salvare le vite”, dichiarandosi sorpreso dal fatto che qualcuno possa dubitare su questa questione. Nel concludere il suo discorso, ha ribadito che è molto grave polemizzare sul concetto del salvare chi cerca di arrivare in Europa, perché se si fa questo, a morire è prima di tutto la pietà, aggiungendo che la situazione si presenterebbe davvero pessima, anche se, ha sottolineato, “bisogna creare un sistema di ospitalità adeguato per accogliere i migranti”.

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