sabato, 27 Aprile, 2024
Società

New York: Eric Adams in America Latina per fermare l’afflusso record dei migranti

Il sindaco di New York Eric Adams si recherà questa settimana in America centrale e meridionale per cercare di convincere i migranti a non raggiungere la Grande Mela, impegnata a gestire nelle ultime settimane un afflusso record di richiedenti asilo provenienti da Messico e Venezuela. La quattro-giorni del primo cittadino è stata annunciata lunedì scorso da City Hall, e ha il doppio obiettivo di rafforzare i rapporti con le autorità locali nei punti nevralgici dell’immigrazione, da un lato, e di rendere più chiaro il (difficile) processo per fare richiesta di asilo, dall’altro. La missione di Adams inizierà oggi a Città del Messico, per poi proseguire nella città adiacente di Puebla e a Quito, la capitale dell’Ecuador. Adams si recherà inoltre a Bogotá, in Colombia, e a Darién Gap, un punto di transito per molti migranti che viaggiano verso nord.

Previsti nuovi arrivi

Il tour di Adams arriva in un momento critico per l’amministrazione Adams, che si sta preparando a una possibile impennata storica di richiedenti asilo. Molly Schaefer, direttrice ad interim delle Operazioni per i richiedenti asilo della Grande Mela, ha sottolineato che in una sola settimana potrebbero presto arrivare oltre 4.200 persone, laddove negli ultimi mesi il numero di arrivi in 7 giorni è rimasto stabile a circa 3.000 persone. City Hall ha dichiarato che sono già state prese precauzioni in caso di afflusso-monstre, affermando che l’amministrazione prevede un aumento giornaliero del numero di migranti dall’attuale media di 300-400 a 500-600 persone al giorno.

Protezione temporanea

Dalla primavera del 2022, più di 110.000 richiedenti asilo sono arrivati per New York. Di fronte a un costo stimato di circa 12 miliardi di dollari, finora l’amministrazione Biden ha contribuito con meno di 150 milioni di dollari. Di concerto con il sindaco Adams e la governatrice Hochul, la Casa Bianca ha recentemente concesso lo status di protezione temporanea ai venezuelani che hanno attraversato il confine prima del 1° agosto, consentendo loro di iniziare a lavorare nel giro di poche settimane. Tuttavia, il primo cittadino sostiene che la misura riguardi solo una piccola parte degli oltre 60.000 migranti che ora sono sotto la custodia della città: meno di 10.000.

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