lunedì, 20 Maggio, 2024
Società

Ponte crollato in Maryland, il Governatore e i membri del Congresso al lavoro per la ricostruzione

Il Governatore del Maryland, Wes Moore, ha annunciato lunedì il suo impegno nell’avviare incontri con i rappresentanti del Congresso per ottenere sostegno alla ricostruzione del Francis Scott Key Bridge crollato. L’incidente ha ostacolato il traffico marittimo nel porto di Baltimora per quasi due settimane. “Dedicherò parte di questa settimana a collaborare con la nostra delegazione congressuale per incontrare i principali leader del Congresso e sottolineare che il sostegno alla ricostruzione del ponte trascende le divisioni politiche e rappresenta un dovere patriottico a supporto di uno dei principali poli economici nazionali”, ha dichiarato Moore. “Questa rappresenta un’opportunità per investire in un porto che impiega decine di migliaia di persone.”

La misura che autorizza l’uso dei fondi statali per supportare i lavoratori portuali ha ricevuto l’approvazione durante l’ultima giornata della sessione legislativa del Maryland e ora attende la firma di Moore, prevista per martedì, che la renderà operativa con effetto immediato. Il crollo del ponte, avvenuto il 26 marzo a seguito dell’impatto con la nave mercantile Dali, che aveva perso potenza poco dopo la partenza da Baltimora in direzione dello Sri Lanka, ha causato la morte presunta di sei lavoratori stradali, originari di Messico, Guatemala, Honduras ed El Salvador, mentre due sono sopravvissuti. Tre corpi sono stati recuperati, ma le ricerche delle altre vittime proseguono.

Il Governatore Moore ha ribadito il suo impegno nel fornire sostegno alle famiglie dei lavoratori coinvolti e nel garantire la prosecuzione delle operazioni di ricerca. Nel frattempo, sono stati aperti canali temporanei e alternativi, e il Corpo degli Ingegneri dell’Esercito degli Stati Uniti prevede di aprire un canale ad accesso limitato entro fine aprile. L’obiettivo è di ripristinare la piena capacità operativa del porto di Baltimora entro fine maggio. Moore si è detto fiducioso sui lavori di rimozione dei detriti, evidenziando che nelle ultime operazioni sono state estratte 350 tonnellate di acciaio dal fiume Patapsco e che oltre 50 sommozzatori e 12 gru sono impegnati nel delicato compito di rimuovere le sezioni del ponte dal corso d’acqua. I lavori per la rimozione dei container e delle sezioni del ponte che ostacolano la nave sono in corso, secondo quanto riportato dal Key Bridge Response Unified Command.

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