martedì, 30 Aprile, 2024
Energia

Enea: nasce il progetto per realizzare batterie ‘green’ e performanti

Consiglio nazionale delle ricerche (capofila), Enea, Consorzio interuniversitario nazionale per la scienza e tecnologia dei materiali, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) e Standex International Corp. È questa la squadra di ricerca che intende realizzare, con materiali avanzati sempre più sostenibili, performanti, sicuri e a basso costo, una nuova generazione di batterie green. Un progetto da quattro milioni di euro che vede in campo una partnership tutta italiana proiettata verso il progresso e la tutela dell’ambiente. L’impatto ambientale dell’industria del litio, infatti, riguarda anche le emissioni di anidride carbonica, che variano dalle 5 alle 15 tonnellate per singola tonnellata di litio estratto e le emissioni di CO2 derivanti da estrazione, lavorazione e trasporto del litio sono destinate a triplicare entro il 2025 e a crescere di 6 volte entro il 2030.  Nello specifico, Enea si occuperà della selezione di scarti e sottoprodotti naturali verificandone l’utilizzo come materie prime per produrre membrane ed elettrodi green. Il progetto Orangees prevede cinque linee di ricerca, di cui tre dedicate alle attività sperimentali sui materiali utilizzati per i componenti di batterie e super condensatori.

Chimiche alternative

Attualmente le batterie agli ioni di litio rappresentano il sistema di accumulo dell’energia dominante nel mercato dei dispositivi elettronici portatili e dei sistemi di autotrasporto elettrico/ibrido-elettrico. Tuttavia, nell’ultimo decennio, la domanda di litio è aumentata rapidamente e il suo consumo è cresciuto del 7-10% l’anno. In un simile scenario, risulta evidente la necessità di sviluppare chimiche alternative per nuovi sistemi di stoccaggio dell’energia che siano basati su materie prime abbondanti ed economiche, da integrare nella strategia di sfruttamento sostenibile dell’energia da fonti rinnovabili. Anche la sicurezza rimane un requisito essenziale e i problemi legati all’uso di elettroliti liquidi a base di solventi infiammabili, volatili e tossici devono ancora essere affrontati.

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