domenica, 5 Maggio, 2024
Attualità

Narcotraffico e tratta di esseri umani: 566 arresti nel Sud Europa

Dal 13 al 18 novembre scorsi, nell’ambito delle attività della Piattaforma EMPACT (“European Multidisciplinary Platform Against Criminal Threats”), si sono tenute le “Giornate di azione congiunta per l’Europa sudorientale”. Le autorità di polizia dei 26 Paesi europei interessati dall’operazione (16 Stati membri dell’UE e 10 Paesi terzi), supportate da Eurojust, Frontex ed Interpol, hanno introdotto complessivamente oltre 22.000 operatori che hanno concentrato le attività, in particolare, sul contrasto dell’immigrazione irregolare nonché del traffico di esseri umani, di armi e di stupefacenti.

In Italia, le operazioni sul territorio nazionale sono state coordinate dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale attraverso il Coordinatore Nazionale Empact e la Sala Operativa Internazionale (SOI) del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, hub informativo interforze per tutte le attività di cooperazione di polizia da e per l’estero. Presso i punti di frontiera (cosiddetti “Border Crossing Points”) ritenuti più “sensibili” a quei fenomeni criminali sono intervenute la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza che, all’interno degli spazi doganali, ha svolto le attività anche con il supporto dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

Il ruolo della Spagna

A livello internazionale l’operazione è stata coordinata dalla Spagna, che conduce la specifica azione operativa EMPACT e da Europol, attraverso una Centrale operativa attivata a Skopje (Macedonia del Nord) grazie anche ai progetti europei “Countering Serious Crime in The Western Balkans – IPA 2019” e “EU Support to Strengthen the Fight against Migrant Smuggling and Trafficking in Human Beings” (entrambi condotti dalla Direzione centrale della Polizia criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in consorzio con altri partner internazionali e finalizzati ad elevare gli standard operativi delle istituzioni giudiziarie e di polizia degli Stati dei Balcani occidentali che hanno intrapreso il percorso di accesso all’U.E.). I molteplici controlli effettuati a livello europeo hanno complessivamente portato, inter alia, a 566 arresti, la maggior parte dei quali relativi a favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (in totale, sono state individuate oltre 2.200 persone irregolari sul territorio U.E.), traffico di droga e traffico di armi. Inoltre, sono state sequestrate oltre 300 armi da fuoco 20.000 munizioni e quasi una tonnellata di stupefacenti (tra i quali oltre 600 chili di cocaina e 300 chili di cannabis).

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