domenica, 28 Aprile, 2024
Lavoro

Lavoro, ad agosto 59mila occupati in più. In calo la disoccupazione

Buone notizie sul fronte occupazionale. Secondo i dati dell’Istat ad agosto ci sono stati 59mila posti di lavoro in più rispetto a luglio (+0,3%) che invece fece registrare un calo. Una crescita (il tasso è salito al 61,5%) che si è registrata soprattutto tra i dipendenti con contratti a termine che hanno registrato un aumento di 39mila unità. I dipendenti permanenti sono cresciuti di 10mila unità, come anche gli autonomi. Il numero degli occupati si attesta a 23milioni 593mila e, rispetto ad agosto 2022, si registra un aumento di 550 mila dipendenti permanenti e di 48mila autonomi, mentre il numero dei dipendenti a termine risulta inferiore di 74mila. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-4,2%, pari a -81mila unità) e degli inattivi (-0,5%, pari a -58mila unità).

Numero di occupati

Il numero di occupati, ad agosto 2023, supera quello di agosto 2022 del 2,3% (+523mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,4 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,0 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. Rispetto ad agosto 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-9,1%, pari a -185mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,1%, pari a -398mila).
Anche la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-3,2%, pari a -62mila unità) coinvolge sia uomini sia donne e riguarda tutte le classi d’età.

Tasso di disoccupazione

Il tasso di disoccupazione totale è sceso al 7,3% mai così basso da 14 anni), quello giovanile al 22% (-0,1 punti). Anche la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro rispetto al mese precedente (-3,2%, pari a -62mila unità) coinvolge sia uomini sia donne e riguarda tutte le classi d’età.

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