mercoledì, 1 Maggio, 2024
Cultura

Un film su Goffredo Mameli, autore dell’Inno d’Italia

Lunedì 18 proiezione riservata per i Gruppi parlamentari

 

“Goffredo e l’Italia chiamò”. Goffredo è Mameli dei Mannelli. L’Italia chiamò è la chiosa del ritornello dell’Inno d’Italia. C’è tutto il Risorgimento nel titolo di questo film di Angelo Antonucci, scritto assieme a Ekaterina Khudenkikh, dove spiccano Stefania Sandrelli (nonna), Maria Grazia Cucinotta (madre) e anche Francesco Baccini, cantautore genovese, che veste i panni di Michele Novaro, compositore e patriota che musicò l’inno e aggiunse al ritornello l’altisonante “Sì”.
Il film biografico sull’autore dell’inno nazionale è stato girato a Genova, città natale di Mameli, e a Roma, città dove morì giovanissimo, a causa di una ferita finita in “gangrena”, combattendo per la Repubblica contro i borbonici, al fianco di Garibaldi, di cui era aiutante. Aveva appena 21 anni. È seppellito al Gianicolo al Mausoleo Ossario Garibaldino.

La vita di un patriota

Il film, grazie all’iniziativa dell’onorevole Marco Cerreto (FdI), verrà proiettato, nell’aula dei Gruppi parlamentari, domani 18 settembre, proprio perché, ha spiegato il deputato campano, è giusto mettere “in risalto la vita e le storie di coloro che hanno contribuito a rendere grande la nostra Nazione, in questo caso del patriota Mameli che per l’ideale della libertà, inseguendo il sogno dell’unità d’Italia, ha lottato fino alla morte.”
Angelo Antonucci, filosofo, allievo della scuola di Ermanno Olmi, autore e regista del film ha raccontato di aver “voluto sottolineare i momenti dell’infanzia e della giovinezza di Goffredo che, oltre ad essere stato l’autore del testo dell’Inno nazionale, è stato soprattutto un fervido patriota che ha lottato fino alla morte per difendere il tricolore e per spronare gli italiani a reagire contro i francesi e gli austriaci per l’indipendenza italiana. Il mio chiaro intento è quello di mettere in risalto un personaggio ed un evento di carattere nazionale la cui storia personale, da patriota e da autore del testo dell’inno degli italiani, merita di essere raccontata ad un vasto pubblico, eterogeneo per età e cultura.”

Mameli e i fratelli d’Italia

Un giovane mazziniano, Mameli, d’istinto e di azione, che scrive l’inno proprio in un contesto e attività di fervore patriottico scaturito da Genova alle Cinque Giornale di Milano fino alle attività in Toscana e alla Prima guerra d’Indipendenza e alla breve Repubblica romana; traguardo di una vita brevissima, ma intensissima, immolata sull’idea di Patria. Pensieri e azioni condivise con i “fratelli d’Italia” racchiusi nel desiderio, se non nella certezza, di prefigurare nell’Inno nazionale i caratteri di un intero popolo nascente. Il film è un riuscito equilibrio tra i momenti di vita personale e sentimentale del giovane Mameli e i momenti più politici. Un lavoro artistico e storico con anche personaggi di fantasia per aiutare la trama del reale a esprimere sfumature e caratteri. Il film è stato prodotto dalle società Futuro productions srl ed Elite Group International Srl di Roma, con il contributo del MIC Direzione Cinema e Filse Liguria, con la collaborazione della Genova Liguria Film Commission. “Goffredo e l’Italia chiamò”, ad oggi ha ottenuto una ventina di riconoscimenti e premi in vari festival, in diverse città e nazioni del mondo tra cui New York, San Pietroburgo, India, Malesia.

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