mercoledì, 16 Ottobre, 2024
Esteri

Terremoto in Marocco, l’appello della Croce Rossa: “100 milioni per ripristinare acqua e servizi igienico-sanitari”

Cento milioni di euro per rispondere ai bisogni più urgenti come sanità, acqua, servizi igienico-sanitari: l’appello lanciato dalla Croce Rossa per soccorrere la popolazione marocchina colpita duramente dal terremoto di magnitudo 6,8 nella giornata di sabato 9 settembre, consiste nella richiesta di avviare una raccolta fondi per sostenere, tra l’altro, le operazioni di soccorso per feriti e sfollati. “Le prossime 24-48 ore saranno fondamentali”, ricorda Caroline Holt, Direttrice delle operazioni della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, che aggiunge: “Gli sforzi di ricerca e salvataggio avranno la priorità, così come assicurarsi che i sopravvissuti siano assistiti”.

Quattro Paesi in soccorso

Sfiorano quota 3.000 le vittime del terremoto che ha colpito il Marocco nella notte tra l’8 e il 9 settembre: l’ultimo bilancio ufficiale rilasciato dal governo di Rabat parla di 2.901 morti e 5.530 feriti. Il Re Muhammad VI si è recato Marrakech per fare visita ai terremotati feriti, ricoverati in un ospedale della città, e ha accettato squadre di soccorritori soltanto da quattro Paesi – la Spagna, il Regno Unito, gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar –, decisione presa e giustificata poi dal Ministero degli Interni marocchino per la “valutazione precisa” dei bisogni e “tenendo conto che la mancanza di coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente”.

Risarcimento per gli sfollati

Il capo del governo marocchino, Aziz Akhannouch, ha presieduto una riunione dedicata in particolare alla ricostruzione delle case distrutte nelle zone colpite dal disastro. “Le persone che hanno perso le loro case riceveranno un risarcimento”, ha annunciato, spiegando che sono allo studio soluzioni per i senzatetto. Nel frattempo, i villaggi più vicini all’epicentro del terremoto rimangono inaccessibili a causa delle frane. In alcuni piccoli villaggi isolati, gli elicotteri stanno volando per consegnare le scorte di cibo.

Sofferenza inaudita

Al termine dell’udienza generale di questa mattina nel saluto ai fedeli Papa Francesco ha ricordato “il nobile popolo marocchino che ha sofferto queste scosse della terra, questi terremoti. Preghiamo per il Marocco, preghiamo per gli abitanti. Che il Signore dia loro la forza di riprendersi dopo questo terribile ‘agguato’ che è passato sulla loro terra”.

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