giovedì, 9 Maggio, 2024
Sport

Riforma lavoro sportivo. Cnel a supporto del ministero per lo Sport e i Giovani

Consulenza e supporto tecnico, nonché attività di analisi ed elaborazioni di proposte finalizzate anche a promuovere iniziative legislative, su alcuni temi fondamentali dell’agenda di Governo e dell’azione politico-istituzionale del ministro per lo Sport e i Giovani. È questo quanto prevede l’accordo interistituzionale siglato tra il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e il Presidente del Cnel Renato Brunetta. Nell’attuazione dell’accordo verrà assicurata una prima priorità al monitoraggio della riforma del lavoro sportivo, mediante la partecipazione e la fornitura di supporto tecnico-scientifico che il CNEL assicurerà all’Osservatorio dedicato allo studio e alla valutazione degli impatti della Riforma, che sarà istituito a breve dal ministro per lo Sport e i Giovani e il ministero del lavoro e delle politiche sociali.   In considerazione dell’entrata in vigore della nuova normativa in materia di lavoro sportivo e del ruolo istituzionale attribuito al CNEL, quale organo deputato alla gestione dell’archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro, verrà infatti costituito un apposito gruppo di lavoro incaricato di monitorare, in costante raccordo con il costituendo Osservatorio, l’andamento della riforma, offrendo adeguato supporto tecnico-scientifico anche con riferimento al tema delle nuove professioni sportive. Un focus specifico sarà poi rivolto all’analisi delle attività di promozione del benessere psico-fisico attraverso l’attività sportiva in tutte le sue forme (cit. proposta di modifica dell’art 33 della Costituzione), sia attraverso la modellizzazione delle attività fisiche adattate quale strumento di cura e supporto alle persone con patologie croniche stabilizzate, delle quali si intende promuovere un censimento a livello nazionale delle relative strutture, sia mediante la definizione di un livello essenziale di accesso allo sport di base per target svantaggiati e famiglie numerose, attraverso una raccolta delle buone pratiche già realizzate a livello locale e regionale, delle quali saranno valutate l’efficacia, la replicabilità e la sostenibilità economico-finanziaria, nell’ottica di pervenire alla elaborazione di un modello e alla sua applicazione progressiva e uniforme.   Per quanto riguarda le politiche giovanili, la collaborazione è finalizzata a studiare e analizzare i contesti generazionali di riferimento, con l’obiettivo di elaborare ipotesi tecnico-legislative che favoriscano l’offerta di opportunità in ambito formativo, di qualificazione professionale e di raccordo con il mondo del lavoro. Particolare attenzione sarà dedicata anche alle attività di studio e ricerca finalizzate allo sviluppo del Servizio Civile, in tutte le sue articolazioni, e della Piattaforma di servizi Generazione 2030, prevedendo l’analisi delle forme di aggregazione e degli strumenti di partecipazione delle giovani generazioni ai processi decisionali locali e nazionali, attraverso l’elaborazione di un modello integrato che favorisca l’interlocuzione sistematica con tutti i portatori d’interesse di riferimento.

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