Ricordiamo che l’Orchestra, diretta da Antonio Pappano ha aperto e chiuso la 66esima edizione del Festival dei due Mondi a Spoleto, con Antonio Pappano alla direzione, che nel concerto conclusivo ha diretto la Prima sinfonia e I canti di un giovane in viaggio di Gustav Mahler con la partecipazione del mezzosoprano Sasha Cooke.
Ricordiamo che l’Accademia di Santa Cecilia è stata l’unica istituzione musicale italiana ad aver ospitato in due occasioni (1907 e 1910) Mahler come direttore d’orchestra, ed è notevole il numero di esecuzioni che ha dato dei suoi capolavori (incidendo, tra l’altro, anche la colonna sonora di Morte a Venezia di Visconti incentrata sull’Adagietto della Quinta Sinfonia).
E se il cielo estivo è un richiamo di luci per gli occhi, così il programma “estate a Santa Cecilia”, infiamma di star la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, con quattro appuntamenti d’eccellenza: il 12 luglio è stato uno sfavillio di talento e giovinezza con il primo concerto dell’Estate a Santa Cecilia Sul podio della Cavea abbiamo ascoltato l’Orchestra dei Conservatori e del Coro di Santa Cecilia, diretti da una giovane promessa, Alessandro Bonato, per la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi.
Nel secondo appuntamento dell’“Estate a Santa Cecilia” (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone-Cavea) il 13 luglio l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia abbiamo visto Gianandrea Noseda, Generalmusikdirektor del Teatro dell’Opera di Zurigo e Direttore musicale della National Symphony Orchestra di Washington, tra i più ricercati direttori al mondo e apprezzato sia in ambito sinfonico sia operistico, e da sempre appassionato sostenitore e interprete del repertorio italiano del Novecento. Il programma, si è aperto con la Burlesca di Respighi, eseguita a Bologna nel 1906 sotto la direzione di Bruno Mugellini (e registrata su cd dallo stesso Noseda con la BBC Philharmonic) e per la prima volta in programma nei concerti dell’Accademia di Santa Cecilia.
Questa sera sarà la volta di una star dell’archetto, il violinista di fama internazionale David Garrettdopo sette anni di assenza da Santa Cecilia (l’unica presenza risale all’estate del 2016 quando eseguì il Concerto per violino di Čajkovskij diretto da Alondra de la Parra), una delle massime star dell’archetto, il violinista tedesco David Garrett, che presenterà il suo “Iconic Tour”, dall’omonimo album pubblicato da Deutsche Grammophon a fine 2022. Mentre domani sera, sarà una stella nazionale a chiudere la programmazione in Cavea dell’Accademia di Santa Cecilia: Stefano Bollanicon il suo spettacolo “Piano Solo”, un viaggio tra i tasti del pianoforte che si rinnova ogni sera. Bollani è un musicista eclettico, onnivoro di musica, pianista di solida formazione classica e di “adozione” jazzistica, compositore, ideatore e conduttore televisivo. Ha suonato con la Filarmonica della Scala, Gewandhaus di Lipsia, Concertgebouw di Amsterdam, Orchestre de Paris e in più occasioni con l’Orchestra di Santa Cecilia (diretto, tra gli altri, da James Conlon, Daniel Harding e Antonio Pappano).
Il 20 luglio l’Orchestra sarà di nuovo in tour, ospite del Festival Puccini di Torre del Lago. In programma musiche di Respighi, Rachmaninoff e Rimskij-Korsakov dirette da Gianadrea Noseda. Al pianoforte si alterneranno Bruce Liu (vincitore del Concorso Chopin del 2021) e Alessandro Taverna.
> Dopo le vacanze estive, il 15 e 16 settembre nuovo tour dell’Orchestra che si esibirà al Festival Enescu di Bucarest di nuovo insieme a Tugan Sokhiev (musiche di Enescu e Čajkovskij e, nella seconda data, brani di Berlioz, Liszt e Mahler). L’ultimo appuntamento della lunga estate ceciliana è previsto per il 27 settembre a Budapest nell’ambito del Bridging Europe Festival: l’Orchestra di Santa Cecilia e Ivan Fischer eseguiranno la “Trilogia romana” di Respigjhi.
Ed è dopo questa pioggia di stelle e appuntamenti che ci aspetta l’inaugurazione della stagione 2023-2024, con uno spettacolare concerto di omaggio a Roma, affidato alla bacchetta di un gigante del podio come l’ungherese Iván Fischer che dopo 17 anni torna a dirigere l’Orchestra di Santa Cecilia il 12, 13 e 14 ottobre nei tre poemi sinfonici di Respighi (Fontane e Pini di Roma, scritti proprio per l’orchestra ceciliana, e Feste romane). Per l’occasione, uno dei più importanti artisti visivi della scena internazionale, Yuri Ancarani accosterà alla narrazione musicale quella visiva. Le opere di Respighi saranno inframmezzate da due composizioni per coro a cappella di Liszt, anch’esse dedicate a Roma (O Roma Nobilis e Dall’Alma Roma) che vedono protagonista il Coro dell’Accademia e il debutto del nuovo maestro del coro Andrea Secchi.