Piccola positiva rivoluzione nel mondo delle Rc auto. Sarà un beneficio per milioni di famiglie. Il conto alla rovescia è iniziato, il 16 febbraio 2020 entrerà in vigore la nuova modalità che consentirà di risparmiare e dare una mano alle famiglie. Con la nuova Rc infatti si potrà stipulare nuove assicurazioni di auto, moto e scooter beneficiando della classe di merito più bassa di uno dei componenti dello stesso nucleo familiare.
Dai calcoli emergono possibilità, con sfumature diverse, ma con un risparmio stimato di circa 1000 euro annui a famiglia. In queste ore in molti si documentano per capire come funzionano le nuove tariffe e come accedervi. In primo luogo la riforma scatterà dal 16 febbraio in poi. La misura, infatti, era stata posticipata dal decreto Milleproroghe. L’altra condizione per poter usufruire dell’Rc auto familiare è quella di non aver causato un sinistro con colpa nei precedenti cinque anni. In generale la misura prevista consentirà, seconda proiezioni fatte, risparmi a milioni di italiani. Annunciata come vera riforma dopo oltre un decennio.
La misura inserita nel decreto fiscale che, di fatto, estenderà la classe di merito più vantaggiosa in famiglia anche a veicoli di diverse categorie ad esempio agli scooter. Tuttavia in pochi in questi giorni dall’entrata in vigore della riforma per l’istituto Up Research una ricerca commissionata da Facile.it sono stimati in oltre cinque milioni gli italiani che dichiarano di non aver capito in cosa consista la riforma. L’indagine è stata condotta a gennaio su un campione rappresentativo della popolazione italiana e questo ha consentito, a Facile.it, di proporzionare la percentuale di chi ha partecipato al sondaggio sul totale della popolazione.
La Rc familiare si applica potenzialmente a tutti i nuclei familiari. In prima battuta, a quelli che già possiedono due veicoli di categorie diverse, – l’esempio più frequente: un’auto e una moto o scooter – e che secondo l’indagine mUp Research sono circa tre milioni. Ma lo scontro potrà ottenerlo chiunque acquisterà un veicolo, di qualsiasi categoria, dal 16 febbraio 2020 in poi. La misura, infatti, era stata posticipata dal decreto mille proroghe. Al quesito la metà di chi ha risposto al sondaggio – il 46,9%, pari a circa otto milioni di famiglie – ha affermato che non potrà aderire al nuovo sistema. Il motivo è semplice, perché in famiglia c’è un solo veicolo (30,6%, pari a 5,2 milioni, ma al Sud si sale 38,3%).
La riforma e il taglio dei costi assicurativi potrebbe innescare anche l’acquisto di nuove auto. Nell’indagine c’è un indicatore che potrebbe dare un aiuto alle aziende del settore automotive, infatti secondo i dati raccolti, il 5,6% delle famiglie intervistate pensa che potrebbe acquistare una nuova autovettura – a due o quattro ruote – proprio in virtù dei risparmi che la nuova legge renderà possibili. Mentre circa 2,8 milioni di famiglie il problema della riforma della Rc auto e dei possibili sgravi non si pone perché tutti i membri si trovano già in prima classe di merito. L’altra condizione per poter usufruire della nuova Rc auto familiare, come si sottolinea riforma, è quella di non aver causato un sinistro con colpa nei precedenti cinque anni.