giovedì, 2 Maggio, 2024
Energia

Arera. Energia meno cara, mercati ancora tesi

“La crisi dei prezzi morde con meno intensità, ma i mercati energetici sono ancora tesi, sottoposti a forti oscillazioni e pronti a reagire negativamente al mancato sviluppo di quelle iniziative di riallineamento strutturale del bilancio domanda-offerta, che sono state intraprese nel corso dell’emergenza”. A parlare è Stefano Besseghini, presidente dell’Arera – l’Autorità di regolazione per l’energia e l’ambiente – nel corso della presentazione della Relazione Annuale sullo Stato dei servizi e sull’Attività svolta nel 2022. Un quadro per fare il punto della situazione sui servizi cui gli italiani fanno necessariamente uso, dall’acqua all’energia passando per il gas. Un quadro influenzato dalla crisi energetica a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. “Veniamo da due anni a tratti drammatici che ci hanno visto impegnati in prima linea nel cercare di fronteggiare le diverse criticità che si stavano determinando”, ha detto Basseghini facendo riferimento allo sbilanciamento del rapporto domanda-offerta, ma che, da un certo livello di prezzo in poi, hanno riguardato anche la possibilità degli operatori di svolgere la propria attività in condizioni di rischio sostenibili.

Bonus sociali

L’indagine rivela che sono stati erogati complessivamente 6.207.263 bonus per disagio economico (dato alle famiglie in particolari difficoltà): 3.766.105 bonus elettrici (+51,4% rispetto al 2021) e 2.441.158 bonus gas (+58,7%) per un valore complessivo di oltre 2,162 miliardi di euro. E, per il 2023, si stima un ulteriore incremento dei beneficiari del bonus che potrebbero ammontare a circa 4,7 milioni per l’elettrico e 2,8 milioni per il gas.

Elettricità

I prezzi medi dell’energia elettrica per i consumatori domestici nel 2022 (senza quindi considerare gli effetti dei bonus per il nostro Paese) fanno registrare aumenti del +40% in Italia e del +13% nell’Area euro, mentre nel 2021 gli aumenti in Italia e nell’Area euro si erano mantenuti nell’intorno del +5%. In entrambi i casi l’aumento dei prezzi lordi è dovuto alle sensibili variazioni dei prezzi netti (prezzi di energia e vendita e costi di rete), superiori in Italia (+72%) rispetto all’Area euro (+43%).

Gas

A livello mondiale vi è stata una contrazione dell’1,5% circa dei consumi mondiali di gas, ma l’Europa ha conosciuto il maggior calo percentuale segnando il -14,0%. Considerando i primi cinque mercati dell’Unione europea per dimensione, Germania, Italia, Francia, Olanda e Spagna, va segnalato come la riduzione dei consumi si muova in un intervallo che va da un minimo di -3,8% della Spagna fino al -22% dei Paesi Bassi. L’Italia registra un – 9,9% e la Germania -15,3%. Nel Regno Unito la domanda si è ridotta del 7% circa.

Servizio idrico

Nel 2022, la spesa media sostenuta da una famiglia di 3 persone, con consumo annuo pari a 150 metri cubi, risulta a livello nazionale pari a 326 euro/anno (2,17 euro per metro cubo consumato). Il dato è riferito a un campione di 63 gestioni (che erogano il servizio a circa 34 milioni di abitanti), con valore più contenuto nel Nord-Ovest (232 euro/anno) e più elevato nel Centro (390 euro/anno). Il valore, invece, si ferma a 132 euro/abitante nell’area Sud e Isole.

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