mercoledì, 1 Maggio, 2024
Economia

Istat. +5,4% prezzo delle case di ultima generazione. Compravendite -8,3%

L’acquisto di una casa nuova, edificata secondo criteri di sostenibilità ambientale, costa di più rispetto a quello di un’abitazione già esistente che paga lo scotto al futuro adeguamento alle rigide norme europee sull’efficienza energetica. Le stime preliminari dell’Istat sul mondo dell’immobiliare fanno il punto della situazione sul primo trimestre del 2023. In generale, l’indice dei costi degli alloggi, acquistati dalle famiglie per fini abitativi o anche per investimento, è aumentato dello 0,1% rispetto agli ultimi tre mesi del 2022 e dell’1,1% tendenziale (+2,7% nel quarto trimestre 2022). Ma l’Istituto di statistica specifica che questo accrescimento deriva tendenzialmente e soprattutto dai prezzi delle residenze di ultima realizzazione che sono saliti del 5,4%, in accelerazione rispetto al 4,5% degli ultimi mesi del 2022, e in misura minore ai prezzi degli alloggi esistenti la cui crescita decelera, passando da +2,3% del quarto trimestre 2022 a +0,4%.

Calo di acquisti

Un andamento, questo, che tutto sommato fa ‘a cazzotti con il rallentamento delle compravendite delle case; nello specifico tra gennaio, febbraio e marzo c’è stato un calo dell’8,3% di acquisizioni di immobili, dopo il -2,1% dei tre mesi precedenti. Come è possibile tutto ciò? L’aumento è imputabile alle abitazioni nuove con prezzi che salgono dell’1,6%, mentre quelle cosiddette ‘datate’ diminuiscono dello 0,2%.

Il tasso di variazione acquisito dell’Ipab (l’Indice dei prezzi) per il 2023 è praticamente nullo, sintesi di un aumento del 2,4% per le case nuove e una riduzione dello 0,4% per le abitazioni già in essere. Con i dati del primo trimestre 2023 sono stati aggiornati, come di consueto, i pesi utilizzati per il calcolo degli indici dei prezzi degli alloggi nuovi e di quelli esistenti. In particolare il peso delle costruzioni nuove accresce leggermente attestandosi al 17,7% (era circa il 16,2% nel 2022) mentre quello relativo alle abitazioni ‘vecchie’ è pari all’82,3% (83,8% lo scorso anno).

Tasso di crescita in rallentamento

Secondo i numeri diramati sempre dall’Istat, prosegue inoltre la fase di rallentamento del tasso di crescita su base annua dei prezzi delle abitazioni acquistate, iniziata nella seconda metà del 2022. Il rallentamento si deve esclusivamente alla dinamica dei prezzi delle case esistenti (che pesano per oltre l’80% sull’indice aggregato), in forte attenuazione nel primo trimestre di quest’anno, a cui si contrappone l’accelerazione tendenziale dei prezzi delle costruzioni nuove.

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