martedì, 7 Maggio, 2024
Turismo

Turismo: sempre più viaggiatori scelgono mete enogastronomiche

Secondo quanto emerge dalla sesta edizione del “Rapporto Sul Turismo Enogastronomico Italiano”, curata da Roberta Garibaldi con il supporto di Unicredit, Visit Emilia, Valdichiana Living e Smartbox, Cultura Italiae, Federturismo, Fondazione Qualivita, ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, Iter Vitis Les Chemins de la vigne en Europe e Touring Club Italiano, continua la crescita dei viaggiatori italiani (58% nel 2023) che hanno compiuto almeno un viaggio con principale motivazione legata all’enogastronomia.   Ma la ricerca di esperienze a tema cibo, vino e birra non è una peculiarità di questi turisti, perché interessa ormai tutti i viaggiatori del Belpaese: 7 su 10 ne hanno svolto almeno cinque nel corso dei viaggi più recenti (+25% sul 2021). Un dato in linea con quanto emerge dallo studio della European Travel Commission, secondo cui le proposte a tema cibo sono le più ricercate dai viaggiatori del Vecchio Continente nei viaggi della prossima estate insieme a quelle legate ai paesaggi naturali dove spesso sono vissute (il 17,3% e il 17,8%, in termini assoluti circa 21,2 e 21,8 milioni di turisti hanno intenzione di viverle quest’estate). E saranno il 4,5%, ossia circa 5,5 milioni gli europei che hanno dichiarato di voler fare un viaggio con motivazione primaria enogastronomia.   Nonostante la crisi, circa 1 turista italiano su 3 dichiara di avere un budget superiore al 2022 da dedicare all’acquisto delle proposte enogastronomiche. Alla presentazione sono intervenuti Maurizio Martina (Vicedirettore generale FAO), Alessandra Priante (Direttore Europa UNWTO) e Stefano Dominioni (Direttore dell’Istituto degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa), i quali hanno voluto inviare i propri saluti attraverso video-contributi.   Per Roberta Garibaldi questi “sono numeri estremamente importanti su cui l’Italia può giocare un ruolo cruciale. Gli italiani amano fare viaggi enogastronomici in Italia e gli europei hanno nel cuore l’Italia come meta enogastronomica. Le sfide che ci accompagneranno sono quelle della varietà: il turista è innovativo e vuole esperienze diversificate Altra sfida è il frictionless, ovvero riuscire a fare in modo che l’esperienza enogastronomica diventino facili da fruire. Allo stesso modo, green e social sono diventati imprescindibili. Il benessere, che oggi diventa longevity, è un’altra carta che l’Italia può giocare pensando al concetto di dieta mediterranea”.

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