venerdì, 3 Maggio, 2024
Economia

Giorgetti: L’obiettivo di crescita è dell’1,2-1,4%

Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è mostrato particolarmente fiducioso sul prossimo futuro finanziario dell’Italia. Nel corso di un suo intervento nell’ambito di un evento organizzato a Milano da ‘Bloomberg’, ha detto che la crescita indicata per il 2023 del Pil è dello 0,9%, ma “il nostro obiettivo è tra l’1,2 e l’1,4%. Voglio sottolineare che in bilancio l’abbiamo messo sotto l’1%. Insomma, manterremo la capacita di stupire”. Per il numero uno di via Venti Settembre, comunque, non saranno tutte rose e fiori e ha ammesso che ci si aspetta un rallentamento dei numeri dell’industria, anche perché correlata all’economia tedesca, non proprio in perfetta forma. Nonostante ciò, “siamo convinti che alcuni settori, come quello del turismo per esempio, da qui alla fine dell’anno potrebbero compensare questi dati negativi”. Giorgetti si è anche soffermato su un tema molto attuale, quello del Pnnr, spiegando che non c’è nessuna volontà di farne a meno “se sono fondi convenienti rispetto al prezzo”. Ma sarà denaro, per il ministro, che dovrà essere investito in maniera produttiva per la reale crescita del Paese: “Se qualche progetto non è più attuale – ha spiegato – ci sarà la necessita di rivedere questo tipo di previsioni, destinando questi soldi ad altro”.

La candidatura di Franco

Giorgetti ha poi confermato che sarà l’ex ministro dell’economia Daniele Franco il candidato italiano alla presidenza della Banca europea degli investimenti: “La sua è una candidatura solida”. Chi prenderà invece il posto di Ignazio Visco alla guida della Banca d’Italia? Qui invece il ministro non ha voluto dare indicazioni: “Ho in mente il nome, ma li lascio fare, per il momento, ai giornali”.

I tassi d’interesse secondo la Bce

Rimanendo in campo economico europeo, la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha parlato nel corso dell’audizione trimestrale al Parlamento. Tema forte, quello sulle prossime decisioni sui tassi di interesse: ha assicurato che raggiungeranno “livelli sufficientemente restrittivi per ottenere un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2%”. Lagarde ha poi ammesso che dall’inizio dell’anno la crescita nell’area dell’Euro si è in pratica arrestata, nonostante il calo del costo dell’energia e il sostegno fiscale a imprese e famiglie. Male soprattutto il settore manifatturiero, “che sta ancora lavorando su un arretrato di ordini, ma le sue prospettive stanno peggiorando”.

 

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