venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

Bce: restano concreti i rischi sulla crescita economica

I dati più recenti del Bollettino Economico della Bce confermano che i rischi per le prospettive di crescita economica sono chiaramente orientati al ribasso, soprattutto nel breve periodo. Il protrarsi della guerra in Ucraina continua a rappresentare un rischio significativo. Il clima di fiducia potrebbe deteriorarsi ulteriormente e i vincoli dal lato dell’offerta potrebbero subire un nuovo inasprimento. Anche i costi dei beni energetici e alimentari potrebbero rimanere persistentemente più elevati delle attese.

“L’indebolimento dell’economia mondiale potrebbe agire da freno aggiuntivo alla crescita nell’area dell’euro. I rischi per le prospettive di inflazione sono prevalentemente orientati al rialzo. Il rischio principale nel breve periodo è costituito da un ulteriore incremento dei prezzi al dettaglio dell’energia. A medio termine, l’inflazione potrebbe rivelarsi più elevata delle aspettative se si verificassero ulteriori rincari dei beni energetici e delle materie prime alimentari, una maggiore trasmissione ai prezzi al consumo, un persistente peggioramento della capacità produttiva dell’economia dell’area dell’euro, un protratto incremento delle aspettative di inflazione al di sopra dell’obiettivo del Consiglio direttivo o aumenti salariali maggiori del previsto. Per contro, un calo dei costi dell’energia e un ulteriore indebolimento della domanda ridurrebbero le pressioni sui prezzi”, afferma la Banca Centrale Europea.

Nella riunione del 27 ottobre 2022 il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 75 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE e prevede ulteriori incrementi per assicurare che l’inflazione torni tempestivamente in linea con l’obiettivo di medio termine.  “Aumentando sensibilmente i tassi di riferimento per la terza volta consecutiva il Consiglio ha fatto passi avanti significativi lungo il percorso di rimozione dell’accomodamento monetario. Anche la modifica dei termini e delle condizioni applicati alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine contribuirà al processo in atto di normalizzazione della politica monetaria. Anche in futuro le decisioni sui tassi di riferimento saranno dipendenti dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale tali decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione. Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del proprio mandato per assicurare che l’inflazione si riporti su livelli in linea con il suo obiettivo di medio termine”, sottolinea la Bce.

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