Tre mesi dopo essere entrato nelle cure di fine vita a casa, l’ex presidente Jimmy Carter rimane di buon umore. Riceve aggiornamenti sul lavoro umanitario del Carter Center in tutto il mondo e si sta persino godendo porzioni regolari di gelato. “Ora sono loro due insieme a casa”, ha dichiarato Jason, il nipote del novantottenne Jimmy Carter e della novantacinquenne Rosalynn. “Stanno insieme da più di 70 anni – ha continuato Jason – Sanno anche che non sono loro a comandare il destino. La loro fede è davvero radicata in questo momento. Ed è il meglio che può esistere”. Il presidente degli Stati Uniti più longevo, Jimmy Carter ha annunciato a febbraio che, dopo una serie di brevi ricoveri in ospedale, avrebbe rinunciato a ulteriori interventi medici e avrebbe trascorso il resto della sua vita nella stessa modesta casa a un piano a Plains dove vivevano quando lui è stato eletto per la prima volta al Senato dello stato nel 1962. Nessuna malattia è stata rivelata. L’annuncio dell’hospice ha suscitato continui tributi e l’attenzione dei media sulla sua presidenza 1977-81 e sul lavoro umanitario globale che la coppia ha svolto da quando ha co-fondato il Carter Center nel 1982. “Questa è stata una delle benedizioni degli ultimi due mesi – ha detto Jason Carter dopo aver parlato martedì a un evento in onore di suo nonno – Tutto è stato sicuramente gratificante per lui”. L’ex presidente riceve anche aggiornamenti sul programma di eradicazione del verme della Guinea del Carter Center , lanciato a metà degli anni ’80, quando milioni di persone soffrivano del parassita diffuso da acqua potabile sporca. L’anno scorso ci sono stati meno di due dozzine di casi in tutto il mondo. E nei momenti meno seri, continua anche a gustare il gelato al burro di arachidi, il suo gusto preferito, in linea con il suo marchio politico di coltivatore di arachidi. Andrew Young, che ha servito come ambasciatore delle Nazioni Unite di Carter, ha visitato i Carter “qualche settimana fa” ed era “molto contento che potessero ridere e scherzare sui vecchi tempi”. Young e Jason Carter si sono uniti ad altri amici e ammiratori martedì a una celebrazione dell’ex presidente sulla Jimmy Carter Boulevard nella periferia di Norcross, appena a nord-est di Atlanta. Young ha detto che l’ambientazione – in una delle zone suburbane più razzialmente ed etnicamente diverse d’America – rifletteva l’eredità dell’ex presidente nella ricerca della pace, la risoluzione dei conflitti e l’equità razziale. Quando il tratto di autostrada di quasi 10 miglia nella contea di Gwinnett fu ribattezzato nel 1976 – l’anno in cui fu eletto presidente – le piccole città e le comunità ai margini della metropolitana di Atlanta stavano solo iniziando a crescere. Ora, solo Gwinnett ha una popolazione di circa 1 milione di persone e la Jimmy Carter Boulevard è fiorente, con molte attività di proprietari afroamericani, immigrati o americani di prima generazione. Young, 91 anni, uno dei principali assistenti del reverendo Martin Luther King Jr. durante il movimento per i diritti civili, ha dichiarato che Carter ha iniziato come politico bianco della Georgia del sud ai tempi della segregazione di Jim Crow, ma ha dimostrato che i suoi valori erano diversi. In qualità di governatore e presidente, “Carter credeva che il mondo potesse venire in Georgia e mostrare a tutti come vivere insieme – ha affermato Young – Ora, la Georgia assomiglia al mondo intero”. Nicole Love Hendrickson, eletta nel 2020 come primo presidente nero del consiglio dei commissari della contea di Gwinnett, ha elogiato Carter come “un uomo con un rispetto eccezionale per l’umanità degli altri”.
