domenica, 12 Maggio, 2024
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“Vedi Napoli e poi mangia”, via alla rassegna sulla cucina partenopea

NAPOLI (ITALPRESS) – In occasione della Pasqua inizieranno gli appuntamenti di "Vedi Napoli e poi Mangia", rassegna promossa e finanziata dall'assessorato comunale al Turismo e alle Attività produttive, guidato da Teresa Armato. Il progetto e il programma sono stati illustrati oggi a Palazzo San Giacomo in una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l'antropologo Marino Niola supervisore della rassegna e Donatella Cagnazzo che con Tenevents curerà l'organizzazione degli eventi. L'obiettivo della rassegna è quello di far conoscere l'identità di Napoli a partire dal suo patrimonio alimentare, ma anche la storia e la cultura della città, unendo la teoria e la pratica, le curiosità e gli aneddoti su pietanze tipiche della cucina partenopea. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero su prenotazione su eventbrite.it a cura degli organizzatori. "Si arricchisce di nuovi eventi la programmazione per cittadini e turisti che vivono la città. Questo mese, in occasione delle festività pasquali, la cucina partenopea sarà protagonista di una kermesse che promuove le tipicità del territorio protagoniste della nostra tavola" dichiara il sindaco Manfredi. "L'obiettivo – spiega il primo cittadino – è raccontare Napoli e la sua identità culturale a tutto tondo, piatti e ricette della tradizione sono espressione di un patrimonio alimentare tra i più apprezzati al mondo ed è importante che sia valorizzato e diffuso. Buon cibo e buona musica accoglieranno i visitatori in città nelle prossime settimane, come amministrazione proseguiremo in questa direzione per assicurare una programmazione turistica e culturale sempre più variegata e di qualità". Racconti e approfondimenti sulla cucina napoletana e sulla sua vocazione internazionale, con eventi in cui, insieme a showcooking e degustazioni, saranno inserite in calendario performance musicali. Dal 7 aprile al 7 maggio, la rassegna arriverà al centro storico (Monastero di Santa Maria in Gerusalemme detto l'Atrio delle Trentatrè, Domus Ars e Hotel Real Orto Botanico), a Napoli est (Parrocchia San Giovanni Battista a San Giovanni a Teduccio) e a Napoli ovest (Terme di Agnano). "La cucina napoletana, che attira e piace tanto ai turisti, è frutto di una storia millenaria, una storia che va raccontata a chi sceglie la nostra città per le imminenti vacanze pasquali e che ricerca esperienze per conoscere l'identità della nostra Napoli – spiega l'assessore Armato -. E identità vuol dire anche tradizione musicale: in questo programma non mancano, infatti, gli appuntamenti di Napoli Città della Musica come lo Stabat Mater promosso dalla Cultura in programma proprio questa sera a San Domenico Maggiore". In un vero e proprio "viaggio del gusto" si ritroveranno diverse tipologie di cibo per diverse location: dall'intimità delle chiese e dei luoghi in cui si fa musica, agli spazi più ampi e aperti per "catturare" un pubblico sempre più eterogeneo e per valorizzare la Napoli policentrica, una città la cui vocazione internazionale si avverte già nella sua storia gastronomica. E nei nomi delle sue ricette famose come il ragù e il gattò che, sottolinea Marino Niola supervisore della rassegna, "derivano rispettivamente dal francese ragoût e gateau". "Ma anche il dolce classico napoletano, il babà, viene dal fantastico Alì Babà, protagonista delle favole orientali" spiega Niola che poi aggiunge: "Anche un piatto napoletanissimo come la scapece viene dallo spagnolo escabeche che a sua volta deriva dall'arabo sikbag, che vuol dire 'salsa all'aceto', un piatto persiano citato ne "Le Mille e una notte. Per conoscere l'identità di Napoli – afferma ancora – bisogna partire dalla cucina: un immenso patrimonio alimentare di mare e di costa, di montagna e pianura fatto di piatti di ogni tipo e gusto. Un patrimonio di gastronomia aristocratica e pietanze di strada, grandi ricettari ed eccellenze popolari. Quella napoletana è la più grande e varia tra le cucine italiane, in grado di regalare al mondo cibi di culto che sono conosciuti, amati ma soprattutto mangiati in ogni p arte del globo".(ITALPRESS). Photo Credits: xc9 xc9/trl/red 04-Apr-23 20:36

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