giovedì, 18 Aprile, 2024
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Oscar 2023… senza Clitemnestra. Italia a bocca asciutta

L’attesissima cerimonia, la 95ª edizione degli Academy Awards si è svolta come previsto nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 marzo. Il red carpet degli Oscar 2023 è iniziato alle ore 23.15, ora italiana. La cerimonia di premiazione è iniziata, invece, all’una di notte, ora italiana appunto. La precisazione è d’obbligo perché al Dolby Theatre di Los Angeles la premiazione della Notte degli Oscar 2023 è iniziata quando le lancette segnavano ancora le 16.00 di domenica.  A New York, invece, il mio orologio segnava le 19.00 e così non ho dovuto fare le ore piccole per guardare l’intera cerimonia e conoscere in tempo reale chi si è aggiudicato le ambite statuette assegnate dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

Anche quest’anno la Notte degli Oscar ha regalato tantissime emozioni nonostante una straordinaria assenza e non mi riferisco a Lady Gaga che alla fine è riuscita a partecipare, allontanandosi per qualche ora dal set del film Joker: Folie à Deux.

Italia: 2 nomination ma nessuna statuetta agli Oscar 2023

Tra gli ospiti più sorprendenti della Notte degli Oscar 2023 c’era sicuramente la cantante Rihanna che ha cantato Lift Me Up, la colonna sonora del film Black Panther: Wakanda Forever.

Anche l’Italia sognava l’ambitissima statuetta. Purtroppo però, Alice Rohrwacher, sceneggiatrice e produttrice del cortometraggio Le pupille e Aldo Signoretti, responsabile del trucco nel film Elvis di Baz Luhrmann, non sono riusciti ad aggiudicarsi la statuetta dorata.

Alla Notte degli Oscar 2023, red carpet: non pervenuto

Grande assente di questa cerimonia degli Oscar 2023 è stato il celebre red carpet. Le stelle di Hollywood hanno sfilato sul leggendario Hollywood Boulevard di Los Angeles calpestando stavolta una passerella color champagne.

Gli organizzatori dell’Academy hanno voluto realizzare un “effetto notte” o come dicono gli americani un look day to night. Dopo oltre sessant’anni di storia, per la prima volta, ad accogliere le celebrità non c’è stato l’iconico red carpet.

Quali sono le origini storiche del tappeto rosso?

Il tappeto rosso è nell’immaginario collettivo simbolo di ospitalità, molti ristoranti riservano ai clienti quel “trattamento da tappeto rosso”. Nella tradizione, il tappeto è simbolo di eleganza e regalità.  Palazzi reali e castelli utilizzano lunghi tappeti rossi che conducono re e regine verso il trono.

Eppure, in pochi sanno che la storia del tappeto rosso risale addirittura alla Grecia antica. La prima menzione scritta di un tappeto rosso è datata 458 a.C. e si attribuisce a Eschilo e alla sua tragedia Agamennone della trilogia dell’Orestea.

Clitemnestra, moglie di Agamennone, fa stendere una lunga fila di tappeti porpora, tradizionalmente riservati per gli dei, dal porto di Micene fino alla reggia, dove lo aspetta per vendicarsi del tradimento con Cassandra e del sacrificio della figlia Ifigenia. Dopo oltre due millenni, più precisamente nel 1821, Il tappeto rosso viene steso a Georgetown per accogliere il presidente James Monroe al suo arrivo in battello.

Più recentemente, il tappeto rosso viene definitivamente associato al concetto di eleganza e regalità. Era il 1902 quando nei treni del nuovo servizio ferroviario – il 20th Century Limited – che collegava New York a Chicago, il “red carpet treatment” guidava i passeggeri alla loro carrozza.

Il cinema, invece, adotta il tappeto rosso soltanto nel 1922, ad opera di Sid Grauman, l’imprenditore teatrale del film muto costato ben 1 milione di dollari.

Il red carpet fa ingresso al Premio della Notte degli Oscar soltanto nel 1961 e vi resta fino al 2022.

Il 2023 sarà ricordato per essere l’anno in cui il red carpet si è trasformato in champagne carpet?

* Liceale e Speaker radiofonica at New Sound Level

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