venerdì, 29 Marzo, 2024
Ambiente

Crisi idrica. Il ministro Lollobrigida: 8 miliardi per soluzioni strategiche. Il Governo punta su un super commissario per fronteggiare l’emergenza

Correre ai ripari con 8 miliardi e una nuova attenzione culturale verso un bene assoluto come l’acqua. Al rischio sete per 3,5 milioni di italiani, e gli ingenti danni all’agricoltura hanno trovato il via libera del Governo con un decreto legge  sull’emergenza siccità e l’individuazione di un supercommissario ad hoc.

L’intervento del Governo

L’impegno di una iniziativa rapida e si dieta efficace arriva da Palazzo Chigi dopo la riunione sulla crisi idrica. L’esecutivo ha dato vita alla costituzione di una “cabina di regia tra tutti i ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con Regioni e enti territoriali”.

Piano tecnologico e culturale

L’obiettivo secondo le intenzioni del tavolo tecnico è “individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione, anche utilizzando nuove tecnologie” e “avviando una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica”. Al tavolo di presieduto martedì sera da Giorgia Meloni, hanno preso parte i ministri Matteo Salvini, Francesco Lollobrigida, Raffaele Fitto, Gilberto Pichetto Fratin, Roberto Calderoli, Nello Musumeci, il viceministro Vannia Gava e infine i sottosegretari Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli.

Il commissario straordinario

Il governo lavorerà “a un provvedimento normativo urgente”, dice la nota di Palazzo Chigi, “che contenga le necessarie semplificazioni e deroghe e accelerando i lavori essenziali per fronteggiare la siccità”. Il commissario straordinario che sarà individuato avrà “poteri esecutivi rispetto a quanto programmato dalla cabina di regia”.

I fondi non spesi

Il Ministro Lollobrigida ha indicato in 8 miliardi la somma non spesa per eccesso di burocrazia Rispondendo a interrogazioni al Question Time alla Camera sulla siccità, Lollobrigida ha detto che bisogna “assumere soluzioni strategiche definitive e pianificate in modo adeguato”. Il ministro ha poi detto che si tratta di una questione “emergenziale” nell’ambito degli eventi di quest’anno, che diventa però “strutturale negli ultimi 20 anni perché siamo al quinto evento siccitoso che poteva essere affrontato in modo diverso nella previsione e nell’utilizzo delle risorse”. Ha quindi chiarito che a disposizione ci sono quasi 8 miliardi “che sono lì da qualche anno con l’impossibilità di essere spesi per ragioni burocratiche e normative su cui bisognerà intervenire rapidamente”.

La crisi idrica

Sono 3,5 milioni di italiani che rischiano il razionamento dell’acqua. L’allarme lo ha lanciato l’Anbi, l’associazione nazionale dei consorzi di bacino. “Dati alla mano, è lecito ritenere che, per almeno tre milioni e mezzo di italiani, l’acqua dal rubinetto non puo’  piu’ essere data per scontata”, dichiara il presidente dell’Anbi, Francesco Vincenzi. Secondo il Consiglio nazionale delle ricerche, una percentuale fra il 6% ed il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti ad una siccità severa od estrema. L’Anbi diffonde un bollettino sconfortante della crisi: neve sulle Alpi che si scioglie, laghi del Nord al minimo, Po in sofferenza, ma anche fiumi del centro che si seccano. In compenso, al Sud gli invasi sono pieni, e bisogna svuotarli in mare. Per i consorzi di bacino, serve tappare subito i buchi degli acquedotti (perdono il 40% dell’acqua), e costruire nuovi laghi per accumulare l’acqua piovana (ne raccogliamo solo l’11%).

Il cambio climatico

La siccità è una condizione climatica che si verifica quando c’è una prolungata carenza di precipitazioni, con conseguenti riduzioni nella disponibilità di acqua naturale. La siccità può causare danni ai raccolti agricoli, ridurre la produzione di energia idroelettrica e influire sulla qualità dell’aria e sulla disponibilità di acqua potabile.

Qual è la causa della siccità  La siccità è una condizione ambientale in cui piove pochissimo o non piove affatto per un lungo periodo. La siccità può essere causata da vari fattori come la mancanza di precipitazioni, le temperature elevate, i cambiamenti climatici o le attività umane.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Riti vecchi senza idee nuove

Giampiero Catone

Solo la riforma del Titolo V della Costituzione non basta

Carlo Pacella

Costantini (Cna): “Puntare su sviluppo di micro e piccole imprese”

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.