Le imprese agricole potranno avvalersi dell’uso e produzione di energia da impianti fotovoltaici. Il bando Agrisolare pubblicato dal Mipaaf è stato oggetto di approfondimento del Consiglio direttivo di Confagricoltura per la complessità delle norme.
Assistenza agli agricoltori
La Confederazione ha deciso di avviare la macchina operativa che dovrà seguire su tutto il territorio nazionale le imprese che intendono partecipare al bando. Secondo le indicazioni del Ministero delle Politiche Agricole, il provvedimento potrà consentire una nuova capacità di generazione pari a 375mila kW da energia solare.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente Massimiliano Giansanti e dai componenti del Direttivo per l’inclusione delle serre tra le strutture produttive contemplate nella misura del Piano nazionale di Ripresa, Parco Agrisolare, come aveva richiesto Confagricoltura.
Le sinergie tra Associazioni
La Confederazione infatti si era opposta all’esclusione del comparto serricolo e delle attività forestali dalla prima stesura del provvedimento dedicato all’installazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
“Per l’assistenza alle aziende fino alla scadenza della presentazione delle domande, prevista il 27 settembre”, si evidenzia nella presentazione del progetto, “Confagricoltura lavorerà insieme ad ANB, l’Associazione Nazionale Bieticoltori che ha di recente aderito all’Organizzazione.
La struttura confederale e quella di CGBI-Confederazione Generale Bieticoltori Italiani (che rappresenta le due storiche associazioni di produttori di bietole: ANB e CNB) lavoreranno a stretto contatto per fornire alle imprese agricole risposte immediate e, al contempo, per creare un modello operativo efficace anche per il futuro.
Fondi per 1.5 miliardi
Le risorse stanziate per il Parco Agrisolare ammontano a 1,5 miliardi di euro, di cui 1,2 riservati a interventi nel settore della produzione agricola primaria e i restanti 300 milioni equamente ripartiti per investimenti nella trasformazione dei prodotti primari in produzioni agricole e non agricole.
Rimuovere gli ostacoli
I tempi sono ristretti e il bando è complesso, oltre ad essere il primo dedicato al comparto nell’ambito del Piano nazionale di Ripresa. Un altro limite, già evidenziato da Confagricoltura, è rappresentato dal vincolo dell’autoconsumo, ancorché rivisto rispetto alle bozze iniziali.
Energie rinnovabili
Sempre in merito alle limitazioni per l’auto consumo la Confederazione annuncia che continuerà a lavorare affinché nei prossimi bandi tale vincolo venga rimosso, “in modo da consentire”, conclude la Confagricoltura, “al settore primario di esprimere al massimo, tanto più nell’attuale situazione di crisi degli approvvigionamenti, la capacità di produzione di energia rinnovabile”.