venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

5 miliardi in banca. Salgono depositi e investimenti

Poter contare sul denaro in forma contante. La liquidità resta in cima ai desideri degli italiani, – quella parte di cittadini – che riesce ad “allocare” il denaro in banca o ad investirlo. La Federazione autonoma bancari italiani, in una sua relazione annuncia che la ricchezza finanziaria degli italiani a fine 2021, è cresciuta di quasi 1.700 miliardi. Ora si è superata quota 5.256 miliardi di euro.

Viva il denaro liquido

Il balzo in termini percentuali nell’ultimo decennio ha superato il 50%. In altri versi chi può mette soldi da parte o li investe, con una annotazione della Federazione “a liquidità resta la forma preferita di allocazione del risparmio”. Il contante, si evidenzia nella ricerca, è cresciuto di 509 miliardi sempre in termini di percentuale un salto del 45%, con la quota che sale a 1.629 miliardi. Lo studio segnala come resta stabile la percentuale di denaro lasciato su conti correnti e depositi, che è il 31% del totale.

Obbligazioni, finito il feeling

La Fabi segnala anche un drastico disamore degli italiani per le obbligazioni – o bond – si tratta, infatti, di un titolo che conferisce all’investitore che lo compra il diritto a ricevere, alla scadenza definita nel titolo, il rimborso della somma versata e una remunerazione a titolo di interesse, chiamata cedola -. Le obbligazioni sono così in forte calo. Un tonfo del 67% e scendono a 233 miliardi di euro. Al contrario l’italiano si esercita in progetti prudenziali, crescono le polizze assicurative, con un salto notevole, che gli analisti della Federazione calcolano con un più 78%, una quota che ora supera i 1.213 miliardi miliardi. Altra nota che la Federazione evidenzia è la crescita del 23% dei risparmi complessivi.

Più soldi in banca

Nella ricerca la Federazione dei bancari induca un antro dato sensibile. “Solo nel 2021, anno di avvio della ripresa economica poi svanita con l’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, il risparmio delle famiglie italiane ha generato un flusso di 320 miliardi di euro. Il 61% della nuova ricchezza accantonata”, fa presente la Fabi, “143 miliardi in termini assoluti. Mentre è stata destinata ad attività finanziarie, principalmente azioni, il 16%, ossia 72 miliardi a liquidità e la restante parte a forme di risparmio alternative”.

Gli investimenti che piacciono

La ricerca prende in considerazione i molteplici aspetti del risparmio e degli investimenti. La Federazione ad esempio sottolinea come sia cresciuto l’interesse verso le azioni sulle quali si sono puntati 690 miliardi che rappresentano il 19% delle riserve delle famiglie nel 2011. Cifra salita a 1.107 miliardi nel 2020 (22%). Una crescita costante che ha toccato i 1.251 miliardi nel 2021, sfiorando il 24% del totale dei portafogli finanziari.

Risparmi difesi a denti stretti

Lo studio delle Federazione è arricchito da considerazioni di merito che fanno comprendere le decisioni e preferenze dei risparmiatori. Ad esempio l’impegno delle famiglie a tenere da parte una parte importante del denaro.
“Il bilancio dei risparmi delle famiglie italiane”, puntualizza la Fabi, ”mostra ancora una volta quanto gli italiani difendano la propria ricchezza a denti stretti, nonostante la morsa dell’inflazione e la bassa remunerazione di fatto penalizzino la liquidità”.

Pianificare i rendimenti

Gli analisti della Federazione inoltre segnalano una “crescente necessità di una pianificazione patrimoniale assieme a un’attenta e oculata gestione del rischio finanziario, in un momento in cui l’obiettivo finanziario comincia a essere il giusto equilibrio tra sicurezza e rendimento”.

Investire piace

Gli interessi dei cittadini risparmiatori potrebbero determinare anche l’andamento degli investimenti. La nota della Fabi chiarisce che i fondi comuni sono saliti in 10 anni da 235 a 661 miliardi, passando dal 6 al 15% del risparmio complessivo delle famiglie italiane. La liquidità, che comprende contante e depositi bancari, ammonta a 1.629 miliardi e corrisponde al 31% del portafoglio complessivo delle famiglie, percentuale identica a quella del 2011.

L’appello, partiti siano sensibili

La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane “dovrebbe oggi essere maggiormente considerata nei programmi elettorali dei partiti in vista del 25 settembre e del futuro Governo”, spiega Lando Sileoni segretario della Fabi, che lancia un appello ai partiti affinché, “tutte le forze politiche tutelino, con proposte serie e concrete, i risparmi degli italiani. Si tratta di oltre 5.200 miliardi di euro, che potranno giocare un ruolo essenziale per il rilancio e la crescita economica”.

No a interventi fiscali

Infine il segretario generale della Fabi avverte, come “sarebbero dannosi, in quest’ottica, interventi fiscali, come ad esempio la patrimoniale, che aumenterebbero il carico fiscale su denaro”, conclude Lando Sileoni, “che è frutto di risparmi sui redditi delle lavoratrici e dei lavoratori”.

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