giovedì, 23 Maggio, 2024
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Us Open: l’ultimo ballo di Serena Williams

Serena Williams si prepara a dire basta e lo annuncia il giorno dopo il successo al primo turno di Toronto su Parrizas Diaz che le ha consentito di ritrovare la vittoria in singolare nel circuito dopo 430 giorni. Flushing Meadows (US Open) sarà con tutta probabilità il teatro della sua ultima apparizione, davanti al suo pubblico, là dove nel 1999 vinse il suo primo Slam.

“Arriva un momento nella vita in cui dobbiamo decidere di muoverci in una direzione diversa. Quel momento è sempre difficile quando ami qualcosa così tanto – le parole in un’intervista sul prossimo numero di ‘Vogue’ che Serena ha rilanciato via social – Mio Dio, mi piace il tennis. Ma ora il conto alla rovescia è iniziato. Devo concentrarmi sull’essere mamma, sui miei obiettivi spirituali e scoprire finalmente una Serena diversa ma semplicemente eccitante. Mi godrò queste prossime settimane”. Serena, 41 anni il 26 settembre prossimo, confessa che la parola ‘ritiro’ non le piace e che preferisce parlare di ‘evoluzione’. “E’ tempo di evolvere oltre il tennis. Non sono brava con gli addii. Non cerco un finale-cerimonia ma si sta avvicinando il momento ed è la cosa più dura che potessi mai immaginare”.

Sta dunque per calare il sipario sulla carriera di chi ha riscritto la storia del tennis femminile. Sotto la luce dei riflettori ad appena 16 anni, sulla scia della sorella Venus e con l’ingombrante figura del papà Richard alle spalle, “The Queen” ha collezionato 73 titoli nel circuito maggiore femminile – nessuno come lei nell’era Open -, 23 dei quali nei tornei dello Slam, a una sola lunghezza dal record assoluto di Margaret Court. Un primato che l’ha quasi perseguitata negli ultimi anni: dopo l’ultimo successo agli Australian Open 2017, quando era già incinta di due mesi della figlia Olympia, Serena ha disputato altre 4 finali nei Major, perdendole tutte.  Avrà ancora una chance agli Us Open, sarebbe la chiusura perfetta del cerchio ma, record o meno, niente e nessuno potrà cancellare una carriera incredibile, che annovera anche una Fed Cup, quattro ori olimpici e altri 23 successi in doppio.

“Non voglio che finisca, e allo stesso tempo sono pronta per quello che verrà dopo – confessa Serena – È la fine di una storia iniziata a Compton, in California, con una ragazzina di colore che voleva solo giocare a tennis. Ma non c’è felicità per me in tutto questo. È un grande dolore e odio essere a un bivio”.

“Vorrei che fosse facile, ma non lo è. Questo sport mi ha dato tanto. Amo vincere, amo combattere, ma se oggi devo scegliere fra la mia carriera nel tennis e costruirmi una famiglia, scelgo la famiglia”. Serena lascerà un’eredità importante (“mi piace pensare che è grazie alle occasioni che mi sono state concesse che le tenniste oggi sentono di poter essere se stesse in campo”) ma resta ancora un po’ di tempo: Toronto, Cincinnati e poi gli Us Open, “The Last Dance” prima di appendere la racchetta al chiodo e fare la mamma.

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