sabato, 4 Maggio, 2024
Regioni

Torino-Lione, nel 2025 primi cantieri tratta italiana Tav

TORINO (ITALPRESS) – Per la nuova Torino-Lione l'obiettivo di lungo termine resta il 2031-2032 per la messa in esercizio. Per arrivarci nel 2024 cominceranno finalmente i lavori per il tunnel di base anche in Italia, e nel 2025 quelli sulla tratta da Bussoleno a Torino. A spiegarlo oggi al mondo della politica e delle imprese piemontesi, è stato Calogero Mauceri, commissario straordinario all'opera e presidente dell'Osservatorio sulla Tav, ente nato nel 2006 come camera di compensazione tra le proteste dei contrari all'opera, e chi la deve costruire. "Il cambio di Governo non impatterà, così come non credo che la sicurezza rallenterà i tempi" spiega Mauceri. La storia trentennale di quest'opera seconda solo al Ponte di Messina per lungaggini, racconta altro. Ad ogni cambio di Governo, infatti, o anche solo per un ricambio dei sindaci, tutto ricomincia da zero. Al momento sulla tratta in Valsusa da Bussoleno ad Avigliana, tutte le autorizzazioni sono state concesse, ma nei documenti di Rfi visionati da Italpress, solo il lotto numero 3 ha una data di avvio dei lavori preliminari fissata al 2023. Per il resto siamo alla convocazione della conferenza dei servizi oppure in "procedura di verifica di assoggettabilità Via". Per quanto riguarda la tratta Avigliana-Orbassano, la più contestata, secondo Mauceri, è arrivata "l'autorizzazione alla progettazione definita, che sarà consegnata da Rfi a marzo 2023, e che nel 2024-2025 diventerà esecutiva". Il costo previsto è di 1,7 miliardi, grazie al cofinanziamento europeo. Diverso il discorso per il tunnel sotto le Alpi, che è gestito da Telt, dove l'intera opera che va da Bussoleno a Saint Jean de Maurienne in Francia, sarà interamente appaltata entro la primavera 2023. Sono già in corso di realizzazione opere per 3,3 miliardi, ed in fase di aggiudicazione il tratto italiano del tunnel. Al momento sono tre i cantieri in essere nel nostro Paese, ha spiegato il presidente di Telt, Mario Virano. Il governo francese entro il 2023 dovrebbe definire anche il proprio iter autorizzativo per la tratta dall'uscita del tunnel a Lione. Lungo tutto l'asse quindi, di qui a tre anni, ci saranno centinaia di cantieri piccoli e grandi, sarà quello il momento critico sul fronte sicurezza, anche perché in Italia il Movimento No Tav è attivo. Nei prossimi giorni si svolgerà, come di prassi, il campeggio da cui poi partono ogni estate blitz per cercare di sfondare le recinzioni al cantiere di Chiomonte, all'imbocco della discenderia italiana. – Foto Agenziafotogramma.it – (ITALPRESS). xb2/fil/red 22-Lug-22 16:58

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