venerdì, 19 Aprile, 2024
Società

Segnali positivi dalla R&S in Italia

Le Università e gli Istituti di ricerca italiani hanno migliorato la qualità della ricerca, grazie al contributo dei giovani ricercatori e un sostanziale miglioramento delle Istituzioni del settore. Sono questi i principali risultati che emergono dall’analisi del terzo esercizio di Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR), relativo al periodo 2015-2019, presentato a Roma dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), alla presenza del ministro dell’Università e della Ricerca (MUR), Maria Cristina Messa, il presidente della Conferenza dei rettori, Ferruccio Resta, e della Conper, Antonio Zoccali.

Il presidente Anvur, Antonio Uricchio ha espresso “viva soddisfazione per il completamento della nuova VQR, ringraziando il personale della agenzia, gli esperti valutatori, selezionati attraverso sorteggio pubblico, gli 11000 revisori esterni e poi le 130 istituzioni valutate che hanno conferito 600 casi di terza missione e 183.000 lavori scientifici (rispetto ai 118.000 del precedente esercizio), curati da oltre 65.000 ricercatori. Un processo complesso, delicato, impegnativo, svolto in piena trasparenza e soprattutto un contributo prezioso per promuovere il valore della qualità nella ricerca e nel reclutamento dei giovani studiosi”.

Oltre a fornire una rappresentazione particolarmente ricca della ricerca italiana, i risultati della VQR sono utilizzati dal MUR per ripartire, già dal presente anno, l’80% della parte premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) e per individuare i Dipartimenti degli Atenei statali italiani che stanno competendo per ottenere un importante finanziamento straordinario, destinato a sostenere un progetto di ricerca e sviluppo quinquennale di eccellenza, secondo quanto previsto dalla Legge 232 del 2016.

L’esercizio di Valutazione della Qualità della Ricerca 2015-2019 (di seguito VQR3) è stata una delle attività fondamentali svolte dall’ANVUR da settembre 2020 a luglio 2022. L’attività è stata pienamente condivisa con tutto il Consiglio Direttivo ANVUR composto da Alessandra Celletti, Marilena Maniaci, Menico Rizzi, Massimo Tronci, Antonio Uricchio, con il Direttore dell’ANVUR Daniele Livon, e con il Dirigente ANVUR dell’Area Ricerca Marco Malgarini.

Alessandra Celletti, oltre ad aver assunto la responsabilità dell’esercizio, ha accompagnato l’attività delle aree di Scienze matematiche e informatiche, Scienze Fisiche e Terza missione; Menico Rizzi ha seguito le aree di Scienze chimiche, Scienze della terra, Scienze biologiche, Scienze mediche, Scienze agrarie e veterinarie; Massimo Tronci si è occupato delle aree di Architettura, Ingegneria civile, Ingegneria industriale e dell’informazione; Marilena Maniaci ha seguito le aree di Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche, Scienze storiche, filosofiche e pedagogiche, Scienze politiche e sociali e Antonio Uricchio le aree di Scienze psicologiche, Scienze giuridiche, Scienze economiche e statistiche, Scienze economico-aziendali, Terza missione.

“La VQR 2015-2019 – ha spiegato Alessandra Celletti, vicepresidente dell’ANVUR, che ha coordinato l’attività di valutazione – ha l’obiettivo di fornire un panorama generale della ricerca che attualmente viene svolta nel nostro Paese. Tale fotografia viene ottenuta a valle di una complessa procedura di valutazione di centinaia di migliaia di prodotti, riferiti ad un numero elevato di ricercatori e di Istituzioni coinvolte nell’esercizio.

Il quadro che si ottiene da tale valutazione mostra numerosi aspetti positivi. Tra questi ricordiamo l’osservazione che il sistema della ricerca italiano è sempre più attento alla qualità nella promozione e nel reclutamento di giovani ricercatori. Si tratta di una considerazione importante per il futuro della ricerca italiana e ci auguriamo che la tendenza positiva continui anche nei prossimi anni”.

La VQR 2015-2019 ha coinvolto oltre 130 Istituzioni (Università statali e non statali, Università telematiche, Enti di Ricerca, Istituzioni che si sottomettono volontariamente alla valutazione. Il numero molto alto di prodotti da valutare conferiti dalle Istituzioni interessate ha richiesto il coinvolgimento nella valutazione di un numero molto elevato di esperti italiani e stranieri, provenienti da tutte le aree disciplinari.

Agli studiosi impegnati come valutatori si devono aggiungere assistenti per ogni area disciplinare, funzionari dell’ANVUR, personale dedicato all’analisi statistica dei dati, nonché tecnici per l’elaborazione della piattaforma dedicata al conferimento dei prodotti e alla gestione delle valutazioni.

Le pubblicazioni scientifiche valutate (articoli, monografie, contributi in volume, brevetti ecc.) e selezionate dalle stesse istituzioni, sono state circa 183.000 rispetto alle circa 118.000 presentate nella precedente VQR; sono stati inoltre valutati oltre 600 casi di studio relativi alle attività di Terza Missione.

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