martedì, 16 Aprile, 2024
Politica

Italia-Turchia, sintonia ritrovata. Grano, soluzione in 10 giorni

Vertice Draghi-Erdogan. Nuovi accordi su commercio e migranti. Focus sulla Libia

Una stretta di mano tra il premier Draghi e il presidente turco Erdogan per siglare una ritrovata sintonia e nuovi accordi di cooperazione.
Il vertice Italia-Turchia segna una svolta nei dossier Mediterranei, i due leader e con loro le delegazioni dei Governi hanno affrontato l’intreccio di emergenze: la guerra in Ucraina, la crisi alimentare, l’impatto dell’esodo dei migranti, le tensioni libiche. Nello città di Ankara il terzo vertice intergovernativo italo-turco rilancia come priorità la cooperazione bilaterale tra i due paesi. A segnare l’importanza degli accordi la folta delegazione al seguito del presidente del Consiglio, con i ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, della Difesa, Lorenzo Guerini, dell’Interno, Luciana Lamorgese, dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

Italia-Turchia, volontà comune

“Il vertice”, ha esordito il presidente Draghi, “indica la volontà comune di rafforzare la collaborazione: Italia e Turchia sono partner, amici alleati”. A dimostrazione, i due Paesi osserva sodisfatto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, hanno firmato 9 accordi per “rafforzare la cooperazione”.
Per il leader turco l’obiettivo per i prossimi mesi è arrivare a un’interscambio economico di 25 miliardi di dollari.”C’è la volontà comune di rafforzare la partnership tra Italia e Turchia, i due paesi lavorano insieme per una pace stabile e duratura”, ha evidenziato Mario Draghi nel corso della conferenza stampa al termine del vertice. Il premier italiano inoltre ha auspicato un rapido sblocco del trasporto delle derrate alimentari. In un clima, definito, di piena collaborazione il presidente del Consiglio ha ricordato i legami storici tra Italia e Turchia, sottolineando che Ankara rimane il primo partner commerciale nell’area del medio oriente.

Grano, soluzione in 10 giorni

Draghi ha inoltre evidenziato il tema del trasporto del grano per evitare una crisi alimentare che avrebbe effetti catastrofici sui Paesi più poveri. “Al G7 di Elamu ho riportato le parole del segretario delle nazioni unite”, ha ricordato il premier durante la conferenza stampa, “Si tratta di un piano incoraggiante non occorre sminare i porti sono stati individuati uno più corridoi sicuri. Il gruppo di lavoro in cui la Turchia ha un ruolo centrale”, ha sottolineato il Premier, “deve garantire che non ci siano attacchi russi e che le navi non portino armi. Le tre parti Onu, nazione Unite e Ucraina ci sono, si sta aspettando l’adesione del Cremlino”. Il presidente turco ha voluto sottolineare un aspetto. “I nostri negoziati per un corridoio del grano nel Mar Nero vanno avanti. Al momento non abbiamo una crisi su questo ma in Africa c’è un grandissimo problema. Per questo”, ha detto Erdogan, “speriamo ci sia un accordo” tra Putin e Zelensky “anche sotto l’ombrello Onu. Cerchiamo di arrivare ad un risultato tra 10 giorni”.

Aumenta il flusso del gas

Tra i temi trattati anche quello dell’energia, con la Turchia che ha aumentato del 62,5% i volumi di gas traportati con il gasdotto Tanap (Trans-Anatolian Pipeline), che si collega con la Tap, diventando la terza rotta di approvvigionamento dopo Algeria e Russia.

Migranti, Piano umano ed equo

Un tema che sta particolarmente a cuore all’Italia è quello dei migranti. Lo ha ripetuto Draghi durante la conferenza stampa.
“La gestione dell’immigrazione deve essere umana, equa ed efficace. Noi cerchiamo di salvare vite umane. Ma occorre anche capire che un paese che accoglie non ce la fa più”, ha osservato il premier, “E’ un problema che il ministro Lamorgese ha posto in Europa, lo ha detto qui e lo diremo alla Grecia quando la incontreremo”. Forse noi siamo il paese meno discriminante e aperto, ma anche noi abbiamo limiti e ora ci siamo arrivati” ha spiegato Draghi rispondendo ad una domanda sull’immigrazione. Sul tema c’è stata una sottolineatura polemica del presidente Turco rivolta alla Grecia. Per Erdogan. “La Grecia ha cominciato ad essere un minaccia anche per l’Italia”, ha osservato il leader turco che ha accusato Atene di respingimenti di migranti nell’Egeo.

Marmolada, il cordoglio

All’inizio della conferenza stampa il preside Erdogan ha porto al premier Draghi le condoglianze per i deceduti della Marmolada. “Speriamo in una rapida guarigione dei feriti”, ha detto il presidente turco.

Vertice fra ministeri degli Esteri

Tra gli accordi Italia-Turchia c’è quello di istituzionalizzare la cooperazione, introducendo consultazioni strutturate tra i ministeri degli Esteri. L’accordo è stato firmato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e dall’omologo turco Mevlut Cavusoglu al termine del vertice intergovernativo in “Il Protocollo nasce dalla proficua cooperazione tra i ministeri degli Affari Esteri dei due Paesi”, è composto da 6 paragrafi e prevede che i dicasteri “terranno contatti regolari a livello politico e amministrativo, ivi compresi regolari incontri bilaterali tra i ministri degli Affari Esteri e tra alti funzionari, con il fine di sviluppare e approfondire la loro cooperazione a livello bilaterale e multilaterale”.

Imprese, ricerca e patenti

Reciproco riconoscimento delle patenti di guida e protezione delle informazioni classificate nell’industria della difesa. Ma anche consultazione strutturata tra i ministeri degli Esteri dei due paesi e cooperazione in diversi campi, dalla ricerca scientifica alla protezione civile. Sono i contenuti delle intese siglate tra Italia e Turchia in occasione del vertice di Ankara tra Draghi ed Erdogan. A firmare i protocolli i ministri dell’Interno Luciana Lamorgese, degli esteri, Luigi Di Maio, della Transizione ecologica Roberto Cingolani, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e della Difesa Lorenzo Guerini con i loro omologhi turchi.

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