venerdì, 26 Aprile, 2024
Attualità

Le mezze misure dell’Occidente aiutano le mire aggressive degli autocrati

Le democrazie occidentali giocano in difesa, i poteri autocratici sono all’attacco. E’ questo lo scenario geopolitico di cui dobbiamo prendere atto. Dal 2000 in poi abbiamo sottovalutato sia Mosca che Pechino. E’ ora di cambiare. Senza aggredire nessuno dobbiamo difendere con forza i nostri interessi. E non difendiamo i nostri interessi mostrandoci paurosi verso chi vuol indebolire le nostre democrazie e colpire al cuore le nostre economie.

I regimi totalitari hanno una chiara strategia: per difendere i loro sistemi autoritari e illiberali hanno bisogno di colpire al cuore le nostre democrazie e impedire che il germe della libertà nei si diffonda nei loro Paesi. La democrazia è la principale minaccia per i loro regimi perché metterebbe fine al loro potere assoluto. Insomma le autocrazie lottano per la sopravvivenza dei loro privilegi.

La strategia aggressiva delle autocrazie

Per raggiungere questi obiettivi non badano a spese e non disdegnano di usare alcun mezzo: inquinano le nostre elezioni, sostengono nei nostri Paesi i partiti loro “amici” per corrodere dall’interno le nostre democrazie, infettano il web con cyberattacchi, con fake news amplificate da influencer al loro servizio, usano le materie prime di cui dispongono come arma di ricatto e quando gli gira scatenano guerre brutali.

A questa strategia aggressiva finora l’Occidente non ha contrapposto nulla o quasi. Ci siamo illusi che coinvolgendo le autocrazie nel commercio mondiale esse sarebbero diventate “migliori”. E invece abbiamo dato loro un’arma in più: noi le abbiamo tirate fuori dal loro isolamento commerciale e loro ci hanno ripagato stringendo dei cappi intorno alle nostre economie.

La Russia lo fa in modo brutale. Non solo porta la guerra nel cuore dell’ Europa, ma arbitrariamente ci stringe i rubinetti del gas e ci impone di pagarlo in rubli.

Pechino usa maggiore eleganza. Per ora non invade Taiwan e alcune isole del Pacifico, ma si sta creando una rete di porti e di vie commerciali sotto il suo rigido controllo per dominarne incontrastata il funzionamento. Insieme Cina e Russia stanno mettendo sotto il loro controllo gran parte dei Paesi africani per sfruttarne le materie prime, le terre rare e le collocazioni geografiche strategiche

Errori e debolezze dell’Occidente

Negli ultimi venti anni in Occidente abbiamo sbagliato quasi tutto. Non abbiamo più considerato “nemici” né la Russia né la Cina. Ci siamo fidati mentre loro continuavano ad odiarci e ad operare contro i nostri valori. Ora tutto questo odio viene fuori.

Non abbiamo sbagliato ad ampliare l’Unione europea né ad accettare la richiesta di Paesi ex sovietici di entrare sotto l’ombrello difensivo della Nato. Ma abbiamo fatto male ad abbaiare e a non mordere quando la Russia ha violato la sovranità della Cecenia, del Daghestan, dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Nord. Abbiamo clamorosamente fallito quando abbiamo lasciato campo libero a Putin in Siria e perfino nella vicinissima Libia. Siamo colpevoli di aver reagito con sanzioni all’acqua di rose quando Mosca si è appropriata della Crimea. Agendo con mezze misure e mostrando debolezza abbiamo autorizzato Putin a pensare che avrebbe potuto fare il comodo suo e prendersi l’intera Ucraina. E abbiamo lasciato intendere a Xi-Jingping che poteva approfittare di regole commerciali a suo favore per costruire strategie di dominio mondiale nel lungo periodo.

La lezione della guerra in Ucraina

L’aggressione russa all’ Ucraina è stata una scossa che ci ha svegliato dal torpore, Ma a quanto pare, neanche stavolta abbiamo capito la lezione. Le mezze misure non servono, E noi stiamo adottando mezze misure. Diamo armi, ma fino ad un certo punto, applichiamo sanzioni ma fino ad un certo punto. Putin non si fa di questi scrupoli e conduce una guerra senza delicatezze sia contro l’Ucraina sia contro di noi.

L’Europa smetta di essere miope e indecisa

L’Europa fa grandi proclami, ma poi sfodera la solita miopia quando si tratta di affrontare di petto i problemi. Ha paura che introducendo un tetto al prezzo del gas Putin non ce lo venda più. Ma senza aver introdotto alcun tetto Mosca intanto ce l’ha dimezzato raddoppiandone il prezzo. Quando si gioca con uno che non solo ti minaccia ma comincia a farti del male la peggiore strategia è mostrare di avere paura.

E allora? Bisogna credere in quello che si fa. Passare all’attacco senza aggredire nessuno ma difendendo i nostri interessi. E non difendiamo i nostri interessi lascando che qualcuno voglia indebolire le nostre democrazie e colpire le nostre economie.

E’ ora di reagire. Con forza.

Fonte foto: governo.it

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