sabato, 20 Aprile, 2024
Turismo

Turismo: una migliore comunicazione per sostenibilità in siti Unesco

La pressione turistica rischia di mettere a repentaglio la sostenibilità dei siti e, in particolare, di quelli più pregiati o particolari come quelli dell’Unesco. Uno studio che sarà presentato alle prossime giornate della Società Italiana management in programma alla Bocconi di Milano il 30 giugno indaga su come le prestazioni delle destinazioni turistiche e gli sforzi di responsabilità possono essere migliorati attraverso l’uso della tecnologia e quale sia il ruolo delle imprese turistiche e la loro rendicontazione. Lo scopo della ricerca è quindi quello di indagare la relazione tra questi fattori e come le tecnologie digitali possono aiutare nel raggiungimento della sostenibilità.

Lo studio a firma di Diletta Vianello, Ph.D. in managment a Pisa, Zuzana Kvitkova e Riccardo Rialti, associati a Praga e Milano, e Cristiano Ciappei, ordinario a Firenze, mette in evidenza le criticità dei siti Unesco e la gestione dei flussi turistici.

“Esploriamo in primo luogo – sottolinea lo studio – l’importanza delle tecnologie digitali nell’industria del turismo e nello sviluppo delle destinazioni, inclusa l’importanza di tali tecnologie nella comunicazione con gli stakeholder e la definizione di un impegno turistico responsabile attraverso le determinanti dell’impegno turistico, rivedendo lo stato dell’arte nella letteratura accademica pertinente, fornendo una critica della ricerca attuale, compresi i suoi limiti teorici”. I risultati dello studio mostrano la rilevanza delle tecnologie dell’informazione per l’interazione con i turisti nei siti Unesco.

Si è scoperto che attraverso questo tipo di tecnologie è possibile raccogliere dati dai visitatori, inviare loro feedback e influenzare il loro comportamento.

Come? Comunicando, ad esempio, l’importanza della conservazione del sito e le sue peculiarità. “I siti Unesco”, notano i ricercatori, “infatti, tendono a essere rapidamente danneggiati dal turismo eccessivo e dai comportamenti scorretti. La maggior parte sono siti archeologici, siti artistici o destinazioni naturali, che dovrebbero essere mantenuti per le generazioni future”. Quindi, oltre ad una necessaria informazione, le tecnologie dell’informazione “possono aumentare il coinvolgimento dei visitatori, poiché i visitatori possono farli sentire parte del sito e identificarsi con esso. Allo stesso modo, attraverso l’uso di tecnologie bidirezionali, i visitatori possono comunicare ai gestori delle destinazioni ciò che considerano rilevante per migliorare le prestazioni sostenibili di una destinazione”.

A fronte di un utilizzo di strumenti adatti tale scenario, potrebbe favorire un ciclo di miglioramento continuo tra gestori e visitatori della destinazione, per promuovere la sostenibilità della destinazione e le future misure correttive che possono essere implementate dal management che gestisce i siti. “Esiste un ciclo di influenza reciproca da parte dei turisti sulle strategie di business e di destinazione e viceversa, coerente con le basi delle pratiche contabili dialogiche”, concludono i ricercatori. (ITALPRESS)

Foto di I, Sailko, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=26436611

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