sabato, 20 Aprile, 2024
Economia

Nel quarto trimestre 2021 106 mila nuove partite iva

Nel quarto trimestre del 2021 sono state aperte 106.400 nuove partite Iva con un incremento del 3,9% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. La distribuzione per natura giuridica mostra che il 60,7% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche, il 28,7% da società di capitali, il 4,2% da società di persone; la quota dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche” è pari al 6,4% del totale delle nuove aperture. Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle Finanze.

Rispetto al quarto trimestre del 2020, solo le persone fisiche mostrano una flessione (-2,2%), le altre forme giuridiche mostrano apprezzabili incrementi: +23,4% dei non residenti, +14,8% per le società di capitali e +8,2% per le società di persone.

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 45,3% delle nuove aperture è localizzato al Nord, circa il 23% al Centro e il 31,2% al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia andamenti alquanto difformi: i principali aumenti di aperture sono avvenuti in Friuli V.G. (+28,8%), Lazio (+18,3%) e provincia autonoma di Trento (+14,9%), mentre i più rilevanti decrementi si notano in Veneto (-17,8%), Molise (-11,2%) e Sicilia (-10,6%).

In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra sempre il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 22,4% del totale, seguito dalle attività professionali (13,6%) e dal settore edile (12,8%) che, rispetto al quarto trimestre del 2020, registra un notevole incremento di aperture (+42,4%). Altri settori principali in forte aumento sono le attività artistiche e sportive (+34,6%) e alloggio e ristorazione (+28,3%), mentre evidenziano flessioni la sanità (-38,3% dopo l’incremento registrato nello stesso trimestre del 2020), l’agricoltura (-13,3%) e i servizi di comunicazione (-2,8%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra una sostanziale stabilità: (maschi circa al 64%). Il 46,1% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 31,7% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni.

Rispetto al corrispondente periodo del precedente anno, la classe dei più giovani e quella dei più anziani hanno avuto una diminuzione di aperture: (-6,7% la più giovane), invece le classi intermedie segnano un incremento: (+3,4% per quella da 36 a 50 anni). Analizzando il Paese di nascita degli avvianti, si evidenzia che il 21,5% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero.

Nel periodo in esame 38.049 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 35,8% del totale delle nuove aperture, con una diminuzione del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Russia: fatte le sanzioni trovato l’inganno

Renato Caputo

Decreto Sostegni, dare priorità a lavoratori autonomi e partite iva

Redazione

Confesercenti: commercio e turismo, rischio chiusura 90 mila imprese

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.