giovedì, 25 Aprile, 2024
Economia

Risorse Pnrr, uno scudo contro le frodi

Ministero dell’Economia e delle Finanze e Guardia di Finanza hanno siglato un protocollo d’intesa finalizzato a implementare la reciproca collaborazione e garantire un adeguato presidio di legalità a tutela delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Obiettivo dichiarato del nuovo protocollo è il potenziamento della reciproca collaborazione sinergica per garantire l’uso lecito delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il Protocollo a garanzia del PNRR

Si tratta certamente di un intervento epocale che si colloca nell’alveo di quelle misure antifrode che il regolamento UE 2021/241, lo stesso che ha istituito il dispositivo PNRR, prevede debbano essere adottate dagli stati membri, proprio per prevenire e contrastare i casi di frode, corruzione, conflitti di interesse e doppi finanziamenti, lesivi degli interessi finanziari dell’unione.

La legge n. 29 luglio 2021, n. 108, nel convertire con modificazioni il decreto legge 31 maggio 2021, n. 77 (cosiddetto Decreto Semplificazioni bis) ha introdotto disposizioni in materia di Governance per il PNRR e disposizioni in tema accelerazione e snellimento delle procedure e di rafforzamento della capacità amministrativa.

Tale sistema di governance del piano prevede, da un lato, la costituzione di organismi di audit e monitoraggio, all’interno della Ragioneria Generale dello Stato e delle amministrazioni centrali chiamate a dare attuazione ai progetti e agli interventi, dall’altro lato, la possibilità di stipulare specifici protocolli d’intesa con il Corpo di polizia economico-finanziaria.

Il protocollo siglato da MEF e GdF costituisce, dunque, un ulteriore esercizio di proficua sinergia tra le Amministrazioni statali, con l’obiettivo di vigilare su quel PNRR, considerato il volano per il rilancio e la crescita del nostro belpaese.

Azione sinergica e scambio dei dati

Al centro dell’azione sinergica si pone l’interoperabilità delle banche dati di cui sono già dotate le parti che hanno siglato il protocollo e lo scambio di informazioni riguardanti i soggetti che saranno chiamati a gestire e realizzare i progetti finanziati dal PNRR.

Militari del Corpo della Guardia di Finanza si uniranno alla “rete dei referenti antifrode” istituita presso la RGS, per collaborare con i referenti della stessa Ragioneria e delle altre amministrazioni centrali. Una vera e propria “cabina di regia” chiamata a monitorare quei settori considerati esposti ad un alto rischio di frode, nonché a individuare e attuare le più efficaci strategie di prevenzione e contrasto per la corretta destinazione delle risorse pubbliche.

Il protocollo esalta le prerogative istituzionali della Ragioneria Generale dello Stato chiamata a svolgere l’attività di monitoraggio circa l’utilizzo delle risorse disponibili, mentre i militari della Guardia di Finanza si occuperanno delle azioni di prevenzione e contrasto in materia di usi illeciti dei fondi pubblici.

Piano della formazione del MEF

Nell’ambito dei nove articoli di cui si compone il protocollo interistituzionale, ampio riconoscimento di valore è attribuito alla formazione del personale preposto allo svolgimento delle attività istituzionali previste dall’accordo. Il Piano della Formazione per il personale del Ministero dell’Economia e delle Finanze 2021/23 sarà pertanto arricchito di seminari e interventi formativi mirati.

L’intesa costituisce un unicum in ambito europeo, prevedendo l’espresso coinvolgimento nel sistema dei controlli di una forza di law enforcement, qual è la Guardia di Finanza, che rappresenta la polizia economico-finanziaria, a competenza generale, del Paese.

 

Giuseppe Miceli, Esperto normativa Antiriciclaggio

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